don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 22 Febbraio 2022

1948

Aveva proprio ragione Paolo quando, quasi estasiato mentre scrive ai Romani, si lascia andare con queste parole: โ€œQuanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!โ€. Davvero โ€œchi mai ha potuto conoscere il suo pensiero?โ€. Ne รจ un esempio proprio ciรฒ che accade a Cesarea di Filippo quando il Cristo di Dio sceglie di costruire la sua comunitร  sulla fede di un uomo sincero e generoso. Ci saremmo aspettati che il Signore facesse leva sulla sapienza di un dotto o sul saper fare di un uomo avveduto, sullโ€™intraprendenza di un uomo di affari o sulla forza di un uomo potente. E, invece, nulla di tutto ciรฒ.

La Chiesa viene edificata sulla fiducia di un uomo esposto a tanti limiti e difficoltร , un uomo che vorrebbe seguire Cristo fino in fondo persino nella morte, ma non tarda a rinnegarlo; un uomo che si pente e tradisce; un uomo che sente il desiderio di buttarsi a capofitto nelle cose di Dio ma avverte anche tutta lโ€™attrattiva dellโ€™autopreservarsi.ย  Quanto lo sento vicino questโ€™uomo! Quanto mi sento anchโ€™io come Pietro! Un vulnus nellโ€™in principio della comunitร  cristiana, ma รจ proprio da questo vulnus che passa la luce, la grazia, la vita.

La sua รจ una roccia che non tarderร  a sfaldarsi proprio nel momento in cui piรน avrebbe dovuto resistere: infatti, nel momento della prova viene meno, nel momento della cattiveria Pietro diventa codardo, nel momento della solitudine e dellโ€™abbandono si lascia vincere dalla paura di restare coinvolto a caro prezzo. Eppure aveva fatto al piรน bella professione di fede, ma nulla.
Ma che cosa aveva visto il Signore di tanto interessante in un uomo come Pietro?

La fede che si lascia ammaestrare continuamente da Dio e che non esita a esprimere ciรฒ che porta nel cuore.
La fede che si lascia mutare sguardi e giudizi. Fino a questo momento, Pietro aveva altri criteri di riferimento: il suo mondo affettivo, il suo mestiere, la sua religiositร . Con la sua risposta egli afferma che la persona di Gesรน e la fede in lui, segnano un nuovo modo di guardare le cose. Proprio come quando ci si innamora: nulla รจ piรน come prima. E sarร  proprio quella fede a far la differenza rispetto a Giuda nel giorno in cui, dopo aver rinnegato tre volte il Maestro, si abbandonerร  a lacrime di purificazione e di pentimento.

Gesรน riconosce in Pietro la fede che accetta di essere plasmata non da successi ma da sconfitte rilette come occasione per una piรน profonda veritร  su di sรฉ. Non una fede da brandire ma quella che arriva a riconoscere con umiltร : โ€œSignore, tu sai tuttoโ€. Non la fede del fondamentalista ma quella del peccatore che dice: โ€œallontanati da meโ€. Era stato facile quel giorno a Cesarea esclamare: โ€œTu sei il Cristoโ€. Tuttavia, la fede di Pietro avrร  bisogno di essere ammaestrata circa il fatto che lโ€™immagine di Cristo non รจ qualcosa di statico e fissato una volta per tutte. รˆ facile, sullโ€™onda di un entusiasmo dire a ventโ€™anni: โ€œTu sei il Cristoโ€; non รจ lo stesso a quaranta, quando hai cominciato a sentire sulla tua pelle la fatica del restare fedele al Signore che sembra quasi si diverta a smentire le tue aspettative; non lo sarร  senzโ€™altro piรน avanti negli anni o in un momento in cui la terra sembra venir meno sotto i suoi piedi.

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Viene per tutti lโ€™ora di Cesarea, il momento cioรจ, in cui ci รจ chiesto di portare alla luce quanto abbiamo lasciato sedimentare nel profondo del nostro cuore. Viene per tutti lโ€™ora in cui siamo sollecitati a dichiararci, sapendo che dire chi รจ lui non รจ senza conseguenze circa il modo di intendere chi siamo noi.
Forse, con un poโ€™ di umiltร , dovremmo riconoscere che siamo poveri di una vera conoscenza di Cristo, siamo superficiali circa lโ€™esperienza della fede, siamo incostanti nelle nostre scelte.
โ€œQuanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!โ€.

Quale motivo avremmo noi per meritare la fiducia di Dio il quale continua a mettere nelle nostre mani quanto ha di piรน prezioso: la parola, i sacramenti, la sua amicizia? Eppure i nostri peccati gli sono noti come non gli sfuggono tanti nostri gesti maldestri. A lui perรฒ interessa la fiducia che abbiamo in lui e lโ€™amore che a lui ci lega. Tanto basta.

Per questo amo il Signore ed amo la Chiesa: perchรฉ egli non cessa di affidarsi a Pietro, a me, a te, a uomini che non sono come pietre squadrate, ma semplicemente uomini, con tutto quello che questo vuol dire. Poco o tanto siamo tutti pietre raccolte di qua e di lร , pietre di scarto che il Signore ha scelto per costruire la sua comunitร . Non ha fondato la Chiesa sullโ€™integralismo dei puri ma sullโ€™umile consapevolezza di chi sa di non essere migliore di nessun altro. รˆ a Pietro che verrร  chiesto di confermare i fratelli, una volta superata la prova. E sappiamo che in quella prova Pietro cadde.

Quanta gente anche oggi รจ affascinata da linguaggi misteriosi, da parole arcane, da esperienze mistiche e si pone alla ricerca di ciรฒ che suscita stupore e meraviglia. Non cosรฌ il Signore: egli continua a scegliere Pietro, continua a scegliere me, continua a scegliere te. Uomini e donne dalla fede sincera, mista a tante fragilitร  e debolezze, unico antidoto per non diventare uomini e donne superbi, sempre bisognosi di essere generati dallโ€™abbraccio della misericordia e di essere confermati nella loro fede.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM