Gesรน chiama altri settantadue e li invia davanti a sรฉ come missionari. Eppure, a ben guardare, questi settantadue hanno ben poco a che vedere con i missionari cosรฌ come noi li intendiamo. Coi missionari che vanno, che brigano, che inventano, che costruiscono, che fanno promozione umana, che seminano, che annunciano, che organizzano catechesi e battesimi.
Nulla di tutto questo.
Innanzitutto il missionario รจ colui che vaโ a mietere, non colui che vaโ a seminare, secondo Luca. โLa messe รจ abbonante! Pregate il Signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messeโ. Se la messe รจ abbondante gli operai che cosa andranno a fare se non a mietere quanto รจ giร nato e cresciuto?
Non siamo noi i seminatori. Il seminatore che esce a seminare e semina in abbondanza, non siamo noi, non sono i cristiani, non sono i missionari. Il seminatore รจ Dio. Ed รจ Dio che manda i missionari davanti a Lui per raccogliere la messe, per mietere ciรฒ che Lui ha seminato e ha fatto crescere.
Questo ci dice il vangelo di questโoggi. Se fossimo maggiormente coscienti di questo, avremmo creato tanti problemi in meno nella storia della Chiesa.
Ai missionari รจ chiesto semplicemente di andare, non di stare. Andare, entrare, mangiare, donare pace, guarire i malati e dire: โรจ vicino a voi il regno di Dioโ, che รจ quel Gesรน davanti al quale noi siamo stati mandati. Niente piรน.
Niente di piรน inutile di un siffatto missionario, diremmo noi. Ma niente di piรน libero ed efficace di un siffatto missionario, direbbe Dio.
Il missionario รจ colui che va povero, povero di potere perchรฉ รจ chiamato ad andare come agnello in mezzo ai lupi. Va povero di cose, perchรฉ non porta con sรฉ nulla. Va povero di denaro, perchรฉ non ha con sรฉ neppure il cibo. Il missionario รจ colui che arriva senza cibo e vive dellโospitalitร di chi vuole accogliere lui come vicinanza del regno di Dio. Niente piรน.
A cosa servono tutti i nostri sforzi per impiantare chiese nel Terzo Mondo, lasciando poi andare in rovina quelle del Primo Mondo? A cosa servono tutti i nostri sforzi sociali per promuovere una realtร che noi prima abbiamo resa povera, abbiamo derubato e poi andiamo a renderla ancora piรน povera con i nostri interventi? Non รจ un problema in sรฉ lโintervento sociale e caritativo, รจ un problema nascondere la nostra poca fede nel Seminatore, dietro azioni tutte nostre e non di Dio. Azioni che prima o poi presentano il conto alla gente che andiamo ad aiutare, perchรฉ vogliamo il nostro tornaconto, e poi alla chiesa stessa che manifesta tutta la sua paganitร nel basare la sua azione su di sรฉ anzichรฉ su Dio.
Pensavo che fosse fede e invece era solo attivismo; pensavo fosse fede e invece era solo salute; pensavo che fosse fede e invece era solo capacitร imprenditoriale; pensavo che fosse fede e invece era solo questione di potere.
Gesรน ci manda con poco o nulla per portare solo Lui. Gesรน ci manda a due a due perchรฉ sia evidente la comunitร e non il singolo predicatore che viaggia parlando di sรฉ e dicendo che รจ Parola di Dio. Gesรน ci manda con la pace nel cuore perchรฉ possiamo donare pace. Gesรน ci manda con nulla perchรฉ non abbiamo nessun potere economico e sociale da mettere davanti alle persone, distorcendo la loro libertร di accoglienza del dono del regno.
Gesรน ci manda curando i malati, fermandosi da loro, vivendo con loro. Le parole da dire sono ben poche: โรจ vicino a voi il regno di Dioโ. Gesรน incarnato cammina in mezzo a noi. Gesรน pane di vita falciato e abbattuto; battuto e macinato; impastato e cotto nel forno infuocato รจ lievitato ed รจ in mezzo a noi come il Risorto, come regno di Dio che non รจ unโorganizzazione quanto invece una persona che incarna in ogni uomo lโamore del Padre per tutti.
Andate, a due a due, perchรฉ la mietitura รจ pronta, la messe รจ abbondante. Vivete dellโospitalitร , donate solo voi stessi, il vostro cuore, la vostra vita.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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