Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 10 Febbraio 2022

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Una donna va dal Maestro a chiedere di salvare sua figlia. รˆ pagana e straniera, non fa parte dei “prediletti”, non ha alcun merito nรฉ pretesa per la richiesta che fa a Gesรน. Ma a lui non interessa che meriti abbia o quali siano le sue origini. Le fa solo una domanda, e lo fa solo per mettere alla prova la fede di lei. E grazie alla risposta che dร , sua figlia sarร  salva.

E straordinariamente, รจ l’unica occasione nel Vangelo di Marco in cui non รจ Gesรน a salvare direttamente, ma lo fa attraverso le parole della donna, che ha riconosciuto in Lui il Pane che salva e la Parola che dร  vita.

Quelle della donna sono parole d’amore che nascono da una fede profonda e incrollabile nel Signore, una fede che non teme di fare alcuna richiesta. E quest’amore profondo libera e salva non solo noi stessi ma anche chi condivide con noi la quotidianitร . Per fede, diventiamo strumenti del Signore, e anche le nostre possono essere parole di salvezza.


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