Cristina Pettinari – Commento al Vangelo del 2 Febbraio 2022 per bambini

1825

Cari Bambini e Bambine, Ragazzi e Ragazze, ben trovati a tutti!

Ormai รจ passato molto tempo dal Natale, e presto ci addentreremo nella Quaresima. Pertanto รจ bene fermarci un attimo e capire dove siamo e dove stiamo andando. Ebbene, la festa della Presentazione di Gesรน al Tempio ci aiuta proprio in questo: a riprendere le fila del Natale per andare verso la Pasqua.

Iniziamo subito dalla Prima Lettura. รˆ tratta dal libro di Malachia e ci annuncia la Salvezza. Ecco che inizia qualcosa di sorprendente: Dio non si occupa di noi a intermittenza, non ci sono dei giorni belli e dei giorni brutti. Ma ogni giorno il Signore si manifesta a noi con tutto il suo Amore: siamo noi che dovremmo essere pronti ad accoglierlo, in qualunque momento.

Ma se proprio non riusciamo ad avere occhi e orecchie ben aperti? Se proprio non riusciamo ad allontanare da noi tristezze e problemi? Come possiamo fare? Dio cosa fa?

La Seconda Lettura ci risponde immediatamente. Questo brano รจ tratto dalla Lettera agli Ebrei ed รจ semplicemente commuovente. Non solo ci annuncia la venuta di Cristo per la nostra salvezza, cosa che puรฒ sembrare lontana da noi anni luce. Ma ci dice che Cristo sa come ci sentiamo. Lui ci ha amati, e ci ama, cosรฌ tanto che ha voluto starci vicino fino in fondo. Lui conosce le nostre sofferenze. Noi non siamo soli perchรฉ Cristo ha distrutto la nostra solitudine per pure Amore.

- Pubblicitร  -

Il Vangelo ci esprime tutto questo in modo preciso e dettagliato: Gesรน รจ Vero Dio e dunque la sua venuta รจ per la salvezza di tutti, ma รจ anche Vero Uomo e quindi puรฒ rendere la nostra umanitร  meravigliosa. Leggendo questo brano di Luca, la prima cosa che salta allโ€™occhio รจ che i genitori di Gesรน seguano le indicazione della Legge dellโ€™ebraismo: loro avevano giร  avuto la rivelazione da parte dellโ€™Arcangelo Gabriele sulla natura di Gesรน, eppure il fatto che a loro fosse stato affidato il Figlio di Dio non li ha inorgogliti. Quante volte a noi pare di aver capito tutto della vita, solo perchรฉ siamo in un periodo in cui le cose vanno per il verso giusto? Maria e Giuseppe invece hanno sempre saputo che dovevano rimanere uniti alla loro comunitร , come noi alla Chiesa. Unโ€™altra caratteristica di questo racconto รจ che รจ pieno di grazie nei confronti di Dio: Gesรน รจ il regalo piรน grande che noi potessimo avere, un dono che ci ricolma di doni.

In questo Vangelo tra i personaggi abbiamo, Anna e Simeone. Questโ€™ultimo รจ un uomo ormai anziano, che vive a Gerusalemme. Nel suo cuore sa che quel giorno vedrร  il Messia, Gesรน. Lui ha vissuto tanti anni per attendere proprio quel bambino. Ma come fa a sapere che lo conoscerร ? รˆ lo Spirito Santo che glielo suggerisce. Simeone รจ per noi un enorme esempio di fede e pazienza. Egli attende perchรฉ sa che Dio mantiene sempre le sue promesse. Anna รจ una figura simile. รˆ una donna molto anziana, che vive al servizio del Tempio da tantissimi anni. Anche lei vive in attesa del Messia. E anche lei sa che quello รจ il momento in cui lo conoscerร .

Entrambi sono un esempio. Essi sono rimasti ancorati alla Speranza sapendo che Dio non dimentica mai il Suo Popolo, e per questo posso hanno vissuto il giorno piรน bello della loro vita, nel momento in cui hanno visto il Bambino. Tuttavia ad un certo punto cโ€™รจ qualcosa di inaspettato: Simeone dice qualcosa di stranissimo a Maria. โ€œA te, oh donna, una spada trafiggerร  lโ€™animaโ€. Sta dicendo che il compito di Maria non รจ terminato. Dovrร  stare accanto al Figlio e vivere con Lui la Pasqua. Ecco, Dio non si dimentica mai la nostra vita, non ci lascia mai in disparte. Non diventiamo mai inutili.

Ma sempre, tutti i giorni, possiamo scegliere se stare o meno con Dio. Di sicuro Lui desidera che non collaboriamo sempre con Lui: bastano piccole cose, come aiutare la sorella o il fratello piรน piccolo a fare i compiti o la mamma a mettere a posto la spesa. Ogni volta che aiutiamo qualcuno, stiamo lavorando al fianco di Dio al suo progetto di Amore.

Il Vangelo termina con lโ€™immagine della Sacra Famiglia che torna a casa. รˆ lโ€™ultimo brano dellโ€™infanzia di Gesรน. Cioรจ anche Lui, il Figlio di Dio, ha condotto unโ€™infanzia normalissima, come tutti nellโ€™obbedienza ai suoi genitori. Quello perรฒ che non si puรฒ trascurare รจ che Giuseppe sia nominato di sfuggita solo una volta. Eppure รจ grazie al suo amore e alla sua cura nei confronti di Maria e del Bambino, che siamo giunti sino alla Pasqua. Ecco cosa fare nellโ€™attesa di incontrare Dio nella nostra vita in un modo straordinario: amare Lui e gli uomini, cosรฌ come Giuseppe ha amato Dio, Maria e Gesรน. Con semplicitร  e umiltร , vedremo Dio ogni giorno.

AUTORE: Cristina Pettinari
FONTE: Omelie.org
SITO WEB: https://www.omelie.org