mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 30 Gennaio 2022

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Lโ€™Oggi di Dio

Questa domenica il vangelo ci porta di nuovo nella sinagoga di Nazareth per ascoltare la continuazione del vangelo della domenica scorsa: โ€œOggi si รจ compiuta questa scrittura che avete ascoltataโ€. Si tratta di un testo di Isaia che descrive il Servo del Signore e la sua missione. Gesรน proclama la profezia che Lui stesso inaugura nella sua persona la nuova stagione di grazia promessa dal profeta. San Luca sottolinea fortemente questo โ€œOggiโ€ della salvezza, che ripeterร  nel suo vangelo ben sei volte per caratterizzare lโ€™opera di Gesรน.

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Lโ€™uso di questo termine nella liturgia della Sinagoga รจ particolarmente evocatore. Sempre i rabbini si erano interrogati sul senso dellโ€™espressione dellโ€™Esodo che descrive lโ€™arrivo del popolo al Sinai in questi termini: โ€œAl terzo mese dellโ€™Esodo dei figli di Israele, in questo giorno qui, arrivarono al deserto del Sinaiโ€.

Perchรฉ โ€œquesto giorno quiโ€? Perchรฉ il giorno del dono della Torah, della Legge divina, non puรฒ mai diventare passato. Appartiene allโ€™eternitร  di Dio e alla sua presenza sempre attuale. Quel giorno lร  รจ questo giorno qui, รจ ciascun giorno. I termini espressi dalle nostre lingue impoveriscono il significato e la pregnanza della lingua ebraica che rinvia allโ€™eterno presente divino e alla sua azione sempre efficace in mezzo al suo popolo.

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La Chiesa รจ erede dellโ€™Antico Testamento. Lโ€™Oggi del dono della Torah si rinnova quotidianamente, non soltanto nella lettura della Bibbia, ma in tutte le celebrazioni liturgiche. Facciamo attenzione alle grandi feste liturgiche: Cristo รจ nato tra noi, oggi soffre e muore sulla Croce, oggi risuscita e ci manda il suo Spirito. Le nostre celebrazioni eucaristiche non sono la semplice rievocazione del passato, ma lโ€™attualizzazione con tutta la forza e lโ€™efficacia del dono di grazia che Dio ci ha fatto nel suo Figlio – oggi su questo altare come allora sullโ€™altare della Croce. E nello stesso tempo annuncia il totale svolgimento del pieno giorno della costante presenza divina: โ€œProclamiamo la tua morte, Signore, annunciamo la tua Resurrezione, nellโ€™attesa della tua venutaโ€.

Per noi che viviamo nel tempo, la sicurezza che la salvezza si compie in un eterno presente รจ un invito ardente ad entrare nellโ€™oggi di Dio.

Eโ€™ bello ripetere col poeta latino: โ€œCarpe diemโ€! Gioisci del giorno presente! Non nel senso di godere dei beni materiali, perchรฉ la vita รจ breve, ma perchรฉ tutto quello che si รจ compiuto tra te e Dio รจ presente continuamente nella tua vita. Ogni giorno sono ordinato sacerdote; ogni giorno ti sposi con tua moglie e nasce la tua famiglia; ogni giorno sono battezzato e divento figlio di Dio, purificato da ogni colpa.

Che possiamo dire come Gesรน โ€œoggi questa parola si รจ compiutaโ€, perchรฉ come Lui e come Maria ho ripetuto la mia adesione. Il mio Sรฌ alla proposta di amore che ogni momento Dio mi ripete.

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