don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 14 Gennaio 2022

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Quattro uomini e tanta determinazione. Quel loro amico deve essere condotto da Gesรน a tutti i costi. Probabilmente le hanno provate davvero tutte, a giudicare dallโ€™ostinazione che li guida e che, nondimeno, non li fa retrocedere neppure dinanzi a una folla che impedisce lโ€™accesso verso la casa dove si trova Gesรน. Altri avrebbero piรน verosimilmente rinunciato e ripiegato sui propri passi. La determinazione che li abita fornisce loro immaginazione e audacia: nessun problema, il lettuccio si farร  strada dal tetto.

Tutta da apprendere, in questi nostri โ€œgiorni cattiviโ€ la sfida che i quattro uomini del vangelo ingaggiano contro ogni forma di status quo e se รจ necessario aprire porte dove non ci sono e dove non se ne intravedono, non sarร  affatto un problema. Mi incanta e mi appassiona questa loro sfida e questa loro corsa. Abitati da altro visto che sono capaci di inventare strade dove non sembrano essercene e dove nessun altro ha segnato un possibile percorso. Aprirรฒ anche nel deserto una strada: cosรฌ aveva profetizzato lโ€™antico profeta (Is 43,19). Quegli uomini compiono la profezia: scoperchiarono il tettoโ€ฆ

Per incontrare Gesรน, per non perdere lโ€™occasione di incrociare il suo sguardo e di ascoltare la sua Parola, โ€“ io aggiungerei: per sperimentare il nuovo, per uscire dal consueto e dallโ€™ovvio, per non ritrovarsi a vivere ripiegati โ€“ รจ necessario creare un varco nelle nostre sicurezze come nelle nostre abitudini. Va smantellato โ€œil tetto protettivo dei nostri pregiudiziโ€. Va aperta โ€œuna breccia tra le travi del soffitto del nostro modo di vedere e concepire le coseโ€. Anche nella Chiesa!

Tutti si fermano alla porta, fanno ressa, senza alcun successo. I quattro non si rifanno al modo di agire di tutti, osano spinti da un serio confronto con il reale: quella situazione chiede altro, non รจ possibile affrontarla con le risposte di sempre. Interessante notare che non รจ un singolo a osare ma una comunitร , per quanto piccola. La forza per vincere pregiudizi, abitudini, tradizioni senza rilevanza sta nellโ€™esperienza di una comunitร , nel reciproco sostegno, nellโ€™alimentare a vicenda la speranza di farcela e di riuscire in una impresa che a tutta prima appare ardua, proprio come appariva quella folla e quella casa dinanzi ai quattro uomini del vangelo.

Quei quattro sono figura della comunitร  cristiana, comunitร  che apre varchi e non chiude passaggi, comunitร  che scruta guardando oltre e pertanto scoperchia tetti. Quei quattro non compiono ciรฒ che fanno anzitutto per loro: gli sta a cuore il fratello, lโ€™amico. Se ne sentono custodi. E quel loro agire spinti da amore per lโ€™altro genera fede.

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Vista la loro fedeโ€ฆ Non finirร  mai di stupire questa brevissima annotazione. Nella loro determinazione Gesรน riconosce la fede, la loro fede, non quella del paralitico. A portare quellโ€™uomo, infatti, non era tanto un lettuccio ma la fede di quei quattro amici. Lui, semplicemente si lascia portare.

Cโ€™รจ anche โ€“ annota il vangelo โ€“ chi non si lascia affatto scoperchiare. Di fronte alla novitร  di Gesรน non univoca la risposta. Cโ€™รจ sempre lo scriba di turno โ€“ che sta lร  seduto (postura interessante, non irrilevante!) che nel vedere la vita rifiorire non sa fare altro che sentenziare: costui bestemmia! Chiuso รจ lo spazio del suo cuore, angusto, gretto. E si sa la mancanza di spazio che ha il suo inizio nel cuore non puรฒ non finire nella vita, nel fuori. Per questo Gesรน non opera immediatamente la guarigione fisica: cโ€™รจ altro da sciogliere prima.
Se per la forza della determinazione e della fede i tetti diventano porte, per la forza della chiusura e della grettezza le porte possono diventare muri invalicabili.

Posto dinanzi a Gesรน, solo parole di accoglienza: figlioโ€ฆ รจ questa la parola che guarisce perchรฉ รจ parola che ridona fiducia mentre esprime un legame. Gesรน ha fiducia in quellโ€™uomo: non importa il suo passato e tantomeno il suo futuro.
Ti sono perdonati i tuoi peccatiโ€ฆ la sua condizione ricordava un probabile peccato commesso da lui o da qualcuno dei suoi. Quella condizione attestava una colpevolezza. E lui si era rassegnato finendo per sentirsi colpevole davvero. Quella parola di perdono gli consente di prendere in mano la sua vita prima ancora che il suo lettuccio.

Ora puรฒ camminare da solo. Puรฒ prendere in mano la sua vita e ricominciare daccapo con le proprie gambe, facendosi carico di altri paralitici.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM