โAbbiamo trovato il Messiaโฆโ
Ha un suo fascino il Gesรน in movimento: รจ la narrazione di un Dio che non tiene nulla per sรฉ ma tutto condivide con chi incrocia i suoi passi. Davvero nel mistero dellโIncarnazione Dio ha fatto sรฌ che noi diventassimo ricchi mediante la sua povertร : ci ha permesso di attingere a piene mani alla ricchezza della sua condizione e, in particolare, di avere accesso alla sua stessa relazione con il Padre. Se la condizione รจ diventare suoi discepoli, il fine รจ diventare suoi fratelli. A pieno titolo.
Chi ha avuto la grazia di incontrare il Signore, diventa sprone per chiunque ad andare oltre se stesso, a non accontentarsi di ciรฒ che si รจ raggiunto, a passare dal sospetto alla fiducia.
Filippo ci insegna che cosโรจ la vera amicizia: permettere allโaltro di avere accesso alla sua stessa amicizia con Gesรน. Non รจ questo ciรฒ che dovrebbe caratterizzare la comunitร cristiana, cioรจ trovare casa presso il Signore ed essere tramite perchรฉ ciรฒ accada a chiunque?
Perchรฉ questo accada, perรฒ, รจ importante farsi trovare intenti a cercare ciรฒ di cui abbiamo piรน bisogno, come ci attesta la vicenda di Natanaele.
La parola passa ma non sul filo noioso di una dichiarazione. Passa sul filo dei legami, dellโamicizia, in un raccontare che รจ lontano dal parlare come un libro stampato. Il racconto nasce non dallโaver imparato a memoria ma dalla memoria del cuore, dalla memoria di un incontro. ร possibile riportare lโemozione di quellโincontro: โAbbiamo trovato il Messiaโ e allora la gioia diventa contagiosa. Ma questo trovare non รจ la fine dellโavventura: anzi, รจ solo lโinizio.
E allora comprendiamo che si รจ discepoli quando Cristo non รจ per noi soltanto una veritร da custodire nellโarchivio dei nostri dogmi o da utilizzare a sostegno delle nostre certezze. ร invece una presenza che ci appassiona, ci colma di stupore.
AUTORE: don Antonio Savone
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