Cosa vuol dire camminare nella fede? Camminare nella fede significa dar seguito ad un incontro. Noi tutti, interpellati dal Signore Gesรน, siamo chiamati ad intessere una storia con lui e a lasciarci coinvolgere nella sua stessa missione: quella di svelare il volto di Dio che รจ Padre il quale desidera che gli uomini โabbiano la vita e lโabbiano in abbondanzaโ.
Potrebbe venire spontaneo pensare che si tratti di un qualcosa per addetti al mestiere. E invece no! La proposta รจ per ognuno di noi a partire dalla condizione concreta che stiamo vivendo.
Andrea e lโaltro discepolo del Battista sono uomini la cui vicenda con Dio diventa modello di ogni incontro con lui.
Di questo Dio, di cui spesso parliamo, discutiamo, per cui lavoriamo e ci affatichiamo, possiamo parlare โper esperienza personaleโ? Cโรจ stato o no un incontro tale che ha cambiato la nostra vita proprio come un giorno รจ accaduto ad Andrea e allโaltro discepolo?
Nel cammino di fede, cโรจ un momento in cui non si puรฒ continuare a delegare, arriva il momento in cui bisogna dire: โEccomiโ. Troppe volte, forse, accade di vivere la nostra fede โper interposta personaโ, un vangelo vissuto โper supplenzaโ. Ci accade di lasciare a qualcosa di esterno da noi il compito di assolvere certi adempimenti: lโelemosina diventa lโespediente che ci fa sentire buoni e generosi, una pratica religiosa diventa il modo per curare gli affari della nostra anima, una buona azione ci permette la garanzia di una coscienza tranquilla.
Viene, perรฒ, il momento in cui occorre avere il coraggioโฆ di farsi trovare. Il Signore attende che sia io in persona a lasciarmi coinvolgere in unโesperienza con lui. E nessuno รจ in grado di rispondere al mio posto.
Ci puรฒ accadere di andare alla ricerca di Dio, molto piรน difficile, invece, accorgersi della sua presenza quando egli รจ vicino. Occorre qualcuno che aiuti a capire, discernere, leggere i segni. Qualcuno che dica โeccoโ mentre Gesรน โpassaโ.
Che cosa cercate?
Ecco la prima parola messa in bocca a Gesรน, nel IV vangelo: una domanda precisa che fa un poโ da cerniera a tutto il vangelo: โDonnaโฆ chi cerchi?โ (Gv 20,15). Mentre vai alla ricerca di qualcosa che ti soddisfi, ti accorgi che, in realtร , hai bisogno di Qualcuno.
Qualcuno di fronte al quale non sei invulnerabile e a partire dal quale tutto deve entrare in una prospettiva nuova. Lรฉvinas parla dellโaltro come di qualcuno che ti viene incontro causando uno choc cosรฌ forte che la persona รจ costretta a svegliarsi ed allora si accorge che prima dormiva.
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Gesรน non si accontenta di essere seguito da qualcuno. Vuole conoscerne le motivazioni: perchรฉ sei in cammino? Perchรฉ sei qui? Di cosa hai bisogno? Di chi hai bisogno? Per che cosa stai vivendo?
Maestro dove abiti?
Maestro, dove rimani? Qual รจ il tuo modo di vivere? I due vogliono conoscere il mistero della sua persona, condividere il suo destino. Il discepolato, ai tempi di Gesรน, non era solo un frequentare una scuola, ma uno stare con il maestro.
Venite e vedrete.
Un invito e una promessa. Ti รจ proposta una esperienza, non giร un programma o un piano come accade nei nostri ambienti in cui, a suon di elaborare piani e progetti, abbiamo finito per abdicare al sacramento dellโincontro. Piรน che sapere tutto in partenza, รจ necessario scoprire in maniera progressiva.
Incontra il Signore solo chi in qualche modo anche inespresso, non pienamente consapevole, ne sente il bisogno.
Seguimi: stammi dietro, metti i tuoi passi sulle mie orme. E la strada, per noi come giร per lui, conduce a sperimentare il mistero di morte e di gloria. Grande รจ per noi la tentazione di porci o al suo fianco, quasi per un bisogno di intimitร con Gesรน, o addirittura davanti a lui, quasi a volergli indicare la strada da percorrere. Invece, la sequela si caratterizza come un tenere dietro a qualcuno.
Il Signore desidera uomini di fede, non dei viaggiatori preoccupati del ritorno. Vuole dei pellegrini, perchรฉ lui รจ un Viandante, non dei pendolari e tanto meno gente con fissa dimora.
AUTORE: don Antonio Savone
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