AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
PAGINA FACEBOOK
FONTE: Amen – La Parola che salva – ABBONATI A 12 MESI (12 NUMERI) A 34,90โฌ
Le date e i numeri di un calendario sono segni convenzionali, sono segni e numeri inventati per misurare il tempo. Tra qualche ora di fatto cambierร molto poco, eppure la percezione di un anno che finisce ci costringe a fare sempre un bilancio. Quanto abbiamo amato? Quanto abbiamo perduto?
Quanto siamo diventati migliori, o quanto siamo diventati peggiori? Il tempo che passa non ci lascia mai uguali. La liturgia ha un modo tutto suo di farci fare un bilancio. Essa lo fa attraverso le parole iniziali del Vangelo di Giovanni; parole che possono sembrare difficili ma che in realtร riflettono la profonditร della vita:
โIn principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto รจ stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente รจ stato fatto di tutto ciรฒ che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accoltaโ.
Al fondo di ogni nostra vita risuona una Parola piรน grande di noi. Essa รจ il motivo per cui esistiamo, per cui il mondo esiste, per cui ogni cosa esiste. Questa Parola, questo Verbo, รจ Dio stesso, รจ il Figlio, รจ Gesรน. Il nome del motivo per cui siamo stati fatti si chiama Gesรน. ร Lui il vero motivo per cui ogni cosa esiste, ed รจ in Lui che possiamo capire ciรฒ che esiste. La nostra vita non va giudicata confrontandola con la storia, con i suoi eventi e la sua mentalitร .
La nostra vita non puรฒ essere giudicata guardando a noi stessi e alla nostra sola esperienza. La nostra vita รจ comprensibile solo se la si accosta a Gesรน. In Lui tutto assume un senso e un significato, anche di quello che di contradditorio e ingiusto ci รจ capitato. ร guardando a Gesรน che capiamo qualcosa di noi stessi. Lo dice bene un salmo quando afferma: โAlla tua luce vediamo la luceโ.
Cosรฌ lโunico bilancio autorizzato di questo anno lo possiamo fare solo guardando a Lui, e ricordandoci che per quanto possano sembrare a volte grandi le tenebre che abbiamo vissuto, esse non hanno vinto la Luce che conta.
ALTRO COMMENTO SU FACEBOOK
Lโultimo giorno dellโanno รจ un buon giorno per poter far memoria del principio. Forse per questo la liturgia ci fa leggere lโincipit del Vangelo di Giovanni affinchรฉ esso diventi la chiave di lettura di tutto ciรฒ che รจ accaduto dopo. Sarebbe perรฒ un problema dover commentare tutte le parole in esso contenute. Vorrei perรฒ che fissassimo la nostra attenzione su un dettaglio in esso scritto: โla legge fu data per mezzo di Mosรจ, la grazia e la veritร vennero per mezzo di Gesรน Cristoโ.
Ogni vita per essere vissuta ha bisogno di argini. Lโesperienza di non vivere a caso ma secondo un metodo, una strategia, รจ lโunica via che ci conduce da qualche parte. La Legge, di cui parla il Vangelo, ci รจ necessaria come ad un giovane albero รจ necessario un supporto per poter crescere verso lโalto. Ma non basta la Legge. Ogni vita per essere davvero degna di questo nome non ha solo bisogno di regole, ma di senso. Gesรน รจ colui che รจ venuto a portarci il senso. Ed esso รจ sempre esperienza di grazia e di veritร .
La grazia รจ la veritร che si fa esperienza, รจ sentirsi amati, sentirsi di qualcuno, sentirsi unici. La veritร รจ lโesperienza della grazia che si fa direzione, orientamento, significato, via. Dovremmo domandarci quanta grazia e quanta veritร ci sono stati nella nostra vita in questo anno appena trascorso. Quanta grazia e veritร abbiamo sprecato perchรฉ abbiamo vissuto senza metodo. E quanta grazia e veritร cโhanno salvato la vita. ร questo il nostro esame di coscienza che in ogni caso deve concludersi sempre con un โgrazieโ.
Infatti il dono piรน grande รจ sentire gratitudine per le cose belle ma anche per quello che abbiamo imparato dalle cose brutte. La gratitudine รจ lo splendore del Verbo che ha vinto le tenebre del mondo, e del nostro cuore. Il demonio teme la gratitudine, vorrebbe sempre che vivessimo di sensi di colpa e rimpianti. Non assecondiamolo.



