Un grido รจ stato udito in Rama…
ร molto significativa la festa di oggi. Si ode un pianto ed un lamento ed รจ il pianto straziato di madri alle quali vengono strappati via i propri figli in tenera etร che vengono poi barbaramente trucidati. Una storia senza fine. ร la festa degli innocenti di tutti i tempi uccisi con Cristo e per Cristo, immedesimati con Lui nel martirio e assunti con lui nella gloria dei santi.
Davvero il Verbo incarnato, il salvatore dl mondo, ha coinvolto e coinvolge ancora nella sua passione tutti i dolori del mondo, tutte le vittime innocenti. Giร un salmista, prima della venuta del Signore, affermava: โle mie lacrime nell’otre tuo raccogliโ. Una storia che non finisce mai di stupirci e di inquietarci: il dolore e le sofferenze umane assunte a valore salvifico come quelle di Cristo.
Per questo Sant’Agostino asseriva che bisogna che aggiungiamo del nostro ai patimenti di Cristo. Queste realtร , intrise di mistero e pregnanti di umane realtร , ci aiutano a leggere in modo diverso la storia del mondo e la nostra storia personale. Apre uno squarcio sulla tremenda realtร del dolore umano e soprattutto sul dolore dell’innocente, quello che maggiormente ci turba e ci sconvolge.
Pur restando un mistero, ora possiamo comprendere, alla luce di Cristo e di tutta la storia della sua Chiesa, che la sofferenza e il martirio ci innestano a lui nella croce e nella gloria.



