Allโinizio di tutto cโรจ sempre una donna. Non รจ un dato da femminismo o dalla necessitร di salvaguardare il colore rosa o le quota rosa. ร una costatazione di fatto che dobbiamo prendere in considerazione non per contrapporre sterilmente maschio a femmina, ma per avere una visione piรน realistica della situazione.
Fisicamente lโuomo ingravida la donna, ma la cura e la conduzione della gestazione e della nascita รจ tutta della donna. Per quanto noi uomini ci facciamo vicini, ed รจ importante esserlo partecipando con il nostro essere, ci conduce le danze fisicamente e psicologicamente la donna.
Oggi, come nei giorni scorsi, ritroviamo due donne che danno il via alla storia della salvezza, meglio sarebbe dire che rilanciano la storia della salvezza. Sono loro che ricevono il dono di un figlio, sono loro che lo accolgono, sono loro che li gestiscono. Gli uomini, Zaccaria e Giuseppe, hanno un ruolo sociale essenziale e importantissimo, ma la scintilla della salvezza scocca in due grembi.
Grembo: segno di maledizione perchรฉ porta in sรฉ la generazione con dolore e a volte anche la morte; grembo che dโora in avanti sarร solo dono di vita e di salvezza.
Il Magnificat che Maria innalza a Dio tenendo per mano e abbracciando Elisabetta, dice la salvezza tutta che Dio vuole per lโumanitร .
Il figlio che Maria porta in grembo, debitamente preparato dal figlio che Elisabetta porta in grembo, รจ la risposta di Dio alle aspirazioni religiose di quelli che lo temono, alle aspirazioni socio-politiche dei deboli e dei bisognosi e a quelle nazionali del popolo giudaico. Va incontro a queste aspirazioni ma, allo stesso tempo, le travalica, superando le relative aspettative.
Allโimprovviso ci ritroviamo tuffati nellโacqua salvifica dellโamore di Dio per i peccatori chiamati ad innamorarsi di nuovo di quel Dio che non ha mai smesso di essere innamorato di noi: questa รจ conversione vera.
Maria รจ stata scelta da una classe sociale umile perchรฉ la buona novella รจ destinata ai poveri. Questo ci dice che Dio non accetta e non accetterร mai lโingiustizia sulla quale sono fondate le societร umane.
Il Dio del Magnificat, rilanciato da queste due donne โ allโinizio di tutto cโรจ sempre una donna โ non potrร mai accogliere la legge del piรน forte ritenuta la migliore nelle nostre societร , nelle nostre politiche, nei nostri tribunali.
Dio privilegia quella societร di uomini che รจ disprezzata e rigettata: non accetta la legge dellโavvocato migliore e meglio pagato; non accetta la legge della campagna elettorale meglio portata; non accetta uomini che lodano se stessi per lโagone politico sempre piรน avvelenato e sempre meno libero.
Dio vuole che i primi siano gli ultimi perchรฉ gli ultimi possano essere i primi. Per questo la sua sollecitudine sarร sempre e sempre piรน verso quelli che si sono allontanati.
La salvezza di Dio, proprio perchรฉ passa attraverso due donne che non vivono la divisione ma la sintesi fisica e spirituale e sociale, non prescinde dalle situazioni concrete della loro esistenza che vengono cantate dal Magnificat. Dio vuole un capovolgimento delle situazioni di ingiustizia che gravano sui deboli e sui bisognosi.
Il Dio del Magnificat si schiera in modo deciso dalla parte dei poveri e dei privi di potere. Non รจ per un cambio di potere, diversamente sarebbe un continuo capovolgimento di ruoli, ma รจ per la giustizia e contro ogni ingiustizia che il potere porta con sรฉ. Sia essa religiosa, o politica, o economica, o giudiziaria.
Il Dio del Magnificat non viene descritto dal Magnificat, semplicemente viene messa in evidenza la sua azione di salvezza iniziata con lโAnnunciazione. Dio visita il suo popolo, questa รจ la rivelazione di tutto.
Questo storicamente a partire da due donne, perchรฉ allโinizio vi รจ sempre una donna.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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