Buon giorno ragazzi, e buona domenica!
Il Vangelo di oggi inizia con una frase molto interessante che voglio rileggere insieme a voi: โIn quei giorni Maria, si alzรฒ e andรฒ in fretta verso la regione montuosa, in una cittร di Giudaโ.
Vediamo se qualcuno di voi ricorda a quali giorni lโevangelista si riferisce.
Allโannunciazione, ben detto. Nella pagina di oggi, lโautore del Vangelo racconta che cosa accade alcuni giorni dopo il grande avvenimento dellโannunciazione, episodio che abbiamo letto lโ8 dicembre, giorno della festa dellโImmacolata.
Maria, dunque, ha ricevuto lโannuncio dallโangelo. Ha detto Sรฌ al progetto di Dio su di lei, accetta di essere la madre del Messia.
Un grande dono e un onore grande!
Questo grande evento avviene a Nazaret che รจ un piccolo villaggio sperduto tra le montagne della Galilea. Vi ricordate cosa dicono i dotti di Gerusalemme riguardo a Gesรน? โโฆ da Nazaret puรฒ venire qualcosa di buono?โ Come dire: quel posto รจ insignificante, non ha nessun valore, perciรฒ anche le persone che nascono e abitano lรฌ sono di poco conto.
Ma Dio, invece, non la pensa cosรฌ. Il suo รจ uno sguardo che penetra nel profondo delle cose e delle persone, che non si ferma alle apparenze. Ed ecco perchรฉ va a scegliere la madre del suo figlio non a Gerusalemme, nella Cittร Santa come tutti avevano pensato, e neppure alla corte del re.
Tutta la Bibbia, se ci pensiamo bene, ci racconta che Dio porta avanti la storia della salvezza con gli umili, anzi con gli umiliati della storia, cioรจ con coloro che non vengono considerati.
Dio compie prodigi con i piccoli della storia! Per โpiccoliโ intendiamo certo anche quelli giovani di etร come voi, ma โpiccoliโ, nella Bibbia, sono coloro che non contano nulla, sono coloro che la societร ignora o addirittura scarta. โPiccoliโ sta come coloro che non valgono.
Questa giovane di Nazaret รจ proprio considerata cosรฌ dalla gente istruita e importante di Gerusalemme!
Maria, perรฒ, non si preoccupa del pensiero degli uomini, si occupa delle cose di Dio. Per questo ha fretta, perchรฉ una buona notizia cosรฌ bella e grande deve essere raccontata e subito!
Non capita cosรฌ anche a voi ragazzi? Quando avete una bella notizia, non desiderate raccontarla alle persone care, ai genitori, ai nonni, agli amici? Oggi รจ facile comunicare, non ci si deve neppure scomodare da casa, basta una telefonata, meglio ancora una videochiamata e il gioco รจ fatto. Ma per Maria, la madre di Gesรน, le cose sono piรน difficili.
Il viaggio, a quel tempo, era fatto a piedi e, se si era fortunati, con qualche carovana di passaggio.
Maria attraversa le montagne, montagne desertiche, solitarie, difficili, pericolose. Ma la sua gioia รจ cosรฌ grande che non guarda al disagio del viaggio, alla fatica, ai pericoli, alle difficoltร .
Quando penso a questo viaggio di Maria mi viene in mente il viaggio del popolo di Israele nel deserto. Un viaggio difficile, faticoso, pericoloso.
Ma pensiamo anche al viaggio di tanti profughi che, in mare o nelle foreste, cercano di raggiungere mete dove poter vivere dignitosamente.
Custode di ogni viaggio verso la salvezza รจ Dio. Nella Bibbia, soprattutto nella storia dellโEsodo, ci viene detto che Dio cammina con il suo popolo, anzi รจ lui a indicare la strada, lui che difende dai pericoli, che nutre e disseta.
Lโarca dellโalleanza era il segno della presenza di Dio.
Lโarca era come un grande astuccio che conteneva i segni dellโamore del Signore: il bastone di Aronne grazie al quale era scaturita lโacqua dalla roccia per il popolo assetato, un vasetto contenente la manna che era il cibo che aveva mantenuto in vita il popolo nel deserto, e le tavole dellโalleanza, che segnavano il patto di amore tra Dio e il suo popolo.
Questa arca era custodita come bene preziosissimo perchรฉ, per il popolo, era la presenza di Dio.
Maria porta nel suo grembo Gesรน, il figlio di Dio, colui che salverร coloro che crederanno in lui. Lei, allora, รจ come lโarca della alleanza. Ne รจ consapevole.
E, come lโarca dava forza al popolo, gioia, speranza a tutti quelli che la vedevano, cosรฌ fa Maria che porta Gesรน nel suo grembo. Quando infatti le due madri si incontrano, Elisabetta accoglie Maria con queste parole: โBenedetta tu fra tutte le donne e benedetto il frutto del tuo senoโ, perchรฉ Elisabetta sente che il suo bambino danza di gioia, in lei, alla presenza di Maria e di Gesรน.
Beata te che hai creduto alla Parola del Signore! Dirร ancora questa madre anziana.
Quanti insegnamenti da questa pagina di Vangelo!
Anche noi siamo un poโ come lโarca della Alleanza, come Maria, perchรฉ anche in noi abita il Signore. La sua Parola che ascoltiamo e custodiamo nel cuore diventa vita, lโEucarestia che mangiamo tutte le domeniche ci aiuta a diventare come Gesรน.
Cosรฌ ciascuno di noi che crede, nella vita di tutti i giorni diventa segno della presenza di Dio, del suo amore, della sua salvezza, della sua bontร : a scuola, a casa, nel gioco, in ogni momento della giornata.
La bontร , il perdono, la gioia, la generositร , il rispetto, la preghiera, lโascolto della Parola sono la testimonianza che noi camminiamo con il Signore e il Signore cammina con noi e in noi.
Accogliamolo ogni giorno nella nostra vita: impareremo, con la grazia dello Spirito Santo, a essere suoi portatori.
Buon Natale!
Fonte: omelie.org



