p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 12 Dicembre 2021

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Siamo tutti delle stelle che rimangono tranquille al loro posto sapendo che la stella luminosa, quella che illumina i nostri giorni come sole che sorge dallโ€™alto, รจ Gesรน stella del mattino.

Le stelle ci affascinano con i loro nomi e con i nomi delle varie costellazioni, le sentiamo vicine, ne leggiamo il nostro destino, ne scrutiamo il segno zodiacale. Ma ciรฒ che importa รจ ciรฒ che riusciamo a vedere, con uno sguardo che va oltre. Che cosa riusciranno a vedere i Magi nelle stelle, che cosa vede il profeta astrologo Balaam. Se siamo onesti, di fronte a certe realtร  non possiamo tacere e non possiamo non vedere. Di fronte a certe realtร  di vita il cuore si spalanca e la veritร  non puรฒ che uscire allo scoperto.

Balaam, astrologo prezzolato, era stato chiamato da Balak per maledire Israele. Ma non ha potuto farlo, perchรฉ ciรฒ che vedeva non corrispondeva a ciรฒ che avrebbe dovuto vedere per maledire. Era una cosa che non era vicina, era lontana, eppure chiamava benedizione e non maledizione, come avrebbe voluto il nemico Balak.

E noi cosa vediamo? Ci lasciamo trasportare dallโ€™ovvietร  delle cose? Siamo schiavi di ciรฒ che vediamo e tocchiamo? Dipendiamo da ciรฒ che riusciamo a realizzare? Siamo dei pragmatisti che non vedono al di lร  del loro naso, pensando che questa sia una virtรน?

Eppure il mondo รจ pieno di persone di questo genere che non ascoltano, anzi condannano i profeti che vedono oltre perchรฉ vedono meglio in quanto non abbagliati.

I sommi sacerdoti e gli anziani, i capi e i saggi del popolo, si perdono dietro a vane dispute per sapere con quale autoritร  Gesรน guarisce, risuscita, annuncia la buona novella, salva, battezza, educa le folle, riconosce la fede, accarezza e si lascia accarezzare. Fanno questo e non sanno vedere la bontร , semplicemente la bontร  di quanto avviene. Non sanno piรน gioire, non sanno vedere e riconoscere il vero bene.

Sono stanco di avere bisogno di false appartenenze che intristiscono anzichรฉ donare vita. Quando una cosa esaurisce il suo corso e il suo percorso, non possiamo non abbandonare la via per riconoscere la via nuova che si apre davanti a noi. Perchรฉ ci arrocchiamo dietro a false sicurezze e ci asserragliamo in quello che abbiamo sempre fatto? Perchรฉ, di conseguenza, abbiamo cosรฌ bisogno di analizzare ogni stimolo che la vita ci dona, perdendo di vista il cammino dellโ€™esistenza?

Perchรจ ci interessa sapere con quale autoritร  Gesรน compie quei bei gesti? Non รจ piรน importante riconoscere che sono gesti veri, sono gesti belli, sono gesti buoni, sono gesti che tutti noi vorremmo compiere? Non vorremmo essere soggetti di attenzione perchรฉ la grazia e la bellezza di quei gesti possa raggiungerci nel mezzo della strada, mentre camminiamo con passo affaticato e stanco?

Cogliamo lโ€™autorevolezza di certi gesti, lasciamo perdere il permesso di qualsiasi autoritร  per coglierli e per compierli. Cogliamo lโ€™autorevolezza dei gesti che ci parlano di un cuore bello che riversa il suo seme vitale su di noi. Vediamo la bellezza, e riconosciamola, di unโ€™autorevolezza che nasce dalla capacitร  di rischiare la propria vita per ciรฒ in cui si crede.

Non cediamo alla tentazione del giร  visto e del giร  conosciuto, lasciamo che Gesรน stella del mattino si possa levare nei nostri cuori, lasciamo che il suo Spirito, forza sovversiva che รจ libertร , invada la nostra esistenza e ogni angolo della nostra vita. Lasciamo che questa forza illumini i nostri grigiori e diventi Luce che illumina ogni popolo. Lasciamo che la stella del mattino, Gesรน sole che sorge dallโ€™alto, ci illumini e ci riscaldi, liberandoci da quella influenza delle stelle che molto ci parla del portafoglio di esperti di oroscopo e di maghi di turno.

Vediamo oltre, vediamo il bello che cโ€™รจ nellโ€™altro, vediamo il bene che agisce in lui. Da questo bene, da questo bello, riflesso di Gesรน Bello e Buono, lasciamoci illuminare, lasciamoci riscaldare, lasciamoci accarezzare.

Diverremo profeti, amanti della vita e non dipendenti da qualsiasi sorta di mago, a qualsiasi religione egli appartenga. Allora il nostro occhio sarร  libero e penetrante e gioirร  per il tanto di bene e di bello che vive, germoglia e cresce in mezzo a noi.


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