don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 15 Novembre 2021

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Un incontro lungo la viaโ€ฆ di quelli non previsti da copione, un vero e proprio imprevisto, di quelli piรน cari al modo di rivelarsi di Dio.
A tutta prima, il grido del cieco, il grido di un nessuno perchรฉ accattone, risulta fuori luogo tanto che qualcuno si premura subito di farlo smettere: quelli che camminavano avanti lo sgridavano. A qualcuno quelle parole urlate da parte del cieco suonano improprie. A zittire il cieco โ€“ strano a dirsi โ€“ รจ proprio chi sta seguendo Gesรน e crede di farlo in suo nome: infastiditi dal fuori programma e dal fuori coro. Cโ€™รจ in questo zittire qualcosa di piรน del semplice fastidio: traduce, infatti, quella sorta di zelo possessivo e di appropriazione del Cristo che finisce per ridurre persino il vangelo alla propria angusta misura, a quella del proprio modo di vedere, sentire, pensare, vivere.

Ci vedeva lungo quellโ€™uomo: egli che era seduto al bordo della strada per racimolare spiccioli di quotidiana sussistenza, vede ciรฒ che altri non riescono neppure a intravedere presi come sono da brame di potere e di primati. La sua invocazione รจ una vera e propria professione di fede: figlio di Davideโ€ฆ (cosรฌ si rivolge a colui che per tanti, invece, era soltanto un grande maestro). Ma per quella gente che seguiva Gesรน, quellโ€™uomo era solo un caso da evitare non giร  una persona da riconoscere e da accogliere; il suo grido รจ un disturbo non giร  la parola di un uomo provato.

Il ciecoโ€ฆ un non rassegnatoโ€ฆ un non ripiegato, uno che non si lascia relegare ai margini: se la cecitร  lo aveva collocato al margine di una strada non per questo lo doveva essere nella vita. E perciรฒ insorge: un vero tentativo di insurrezione il suo. Che cosa gli aveva donato tanta tenacia? Il testo originale dice: passa Gesรนโ€ฆ La consapevolezza che Gesรน sta passando sprigiona sussulti, mette in movimento, fa gridare. Lโ€™incontro con una lieta notizia sprigiona energie inedite e inaspettate. Questo รจ il compito della comunitร  cristiana: manifestare la presenza e la vicinanza del Signore Gesรน per far sรฌ che nessuno resti ai margini. Dire a chiunque: sta passando il Signore nella tua storia!
รˆ la sua fede in Gesรน ad abbattere ostacoli e a non lasciarsi intimorire dai rimproveri di chi vorrebbe ridurlo al silenzio. Se la vista fisica gli era impedita, il ciecoย era comunque rimasto uomo di ascolto: avendo sentito. La cecitร  non gli aveva tolto il gusto di interessarsi di ciรฒ che attorno a lui accadeva.

Nessuno avrebbe mai pensato che gli orecchi di Gesรน avrebbero dato ascolto a quel grido che invocava misericordia.
Gesรน si fermรฒ: il ritmo di un cammino non รจ dettato da un programma etereo ed evanescente ma dal bisogno reale di un uomo che invoca compassione. Vero e proprio programma pastorale quello di fermarsi e permettere che lโ€™altro dia voce al suo bisogno piรน vero.
Alla chiamata di Gesรน, il cieco risponde non solo balzando in piedi ma addirittura (secondo Mc) liberandosi di tutto ciรฒ che fino a quellโ€™istante aveva costituito la sua sicurezza: il mantello. Nulla potrร  piรน trattenerlo e impedirgli quellโ€™incontro.

Ciรฒ che รจ strano รจ che in questo episodio Gesรน non compie alcun gesto. Solo rivolge una domanda: Che cosa vuoi che io faccia per te? รˆ la domanda che rivolgerร  ai figli di Zebedeo che non tarderanno a manifestare la loro ambizione. รˆ la domanda che rivolge al cieco: lโ€™unico che sa ciรฒ di cui cโ€™รจ davvero bisogno: poter vedere per comprendere, per lasciarsi interpellare.

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La tua fede ti ha salvato. A salvarlo non giร  un gesto di Gesรน ma il suo osare ostinato mentre riconosceva che qualcosa stava accadendo nella sua vita.

Il miracolo vero non รจ lโ€™aver riacquistato la vista ma lโ€™essere finalmente capace di mettere i suoi passi dietro il Signore Gesรน.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM