don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 13 Novembre 2021

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Come stare nei giorni in cui Dio sembra assente? Come stare quando sembra tutto inutile, quando ci si stanca di tutto, di Dio, degli impegni presi, del lavoro, delle amicizie, della stessa famiglia, della vita in generale?

Ci accompagna non poche volte la sensazione di essere definitivamente abbandonati sullโ€™orlo del precipizio del non senso, del nulla, del vuoto. Come se la nostra vicenda non interessi ad alcuno. Men che meno a Dio. Quante volte abbiamo alzato invano le mani al cielo!
รˆ qui che risuona per noi questo strano invito di Gesรน: stare nella vita senza stancarsi. รˆ lโ€™invito a non frapporre mai interruzione alcuna, anche quando lโ€™attesa si รจ fatta estenuante e Dio sembra sempre piรน in ritardo rispetto alle nostre invocazioni. รˆ lโ€™invito a opporsi in tutti i modi a quella eventualitร  molto a portata di mano, di arrendersi al tratto immodificabile del presente. รˆ lโ€™invito a non smettere di attendere e preparare un futuro possibile. รˆ lโ€™invito a non sedersi accettando con rassegnazione lโ€™inesorabilitร  di una vita interrotta.

Cosa fa, infatti, sul nostro fisico la stanchezza? Vorrebbe convincerti di concedere una tregua al corpo perchรฉ รจ evidente che esso non possa reggere oltremodo. La conseguenza della stanchezza รจ appunto il sonno, il momento in cui qualcosโ€™altro ha la meglio su di noi. Cโ€™รจ un ordinario della vita che รจ talmente pesante da risultare immodificabile, come se ci vedessimo costretti alle mitiche fatiche di Sisifo (condannato a portare su e giรน per la montagna un macigno mentre i piedi sono legati a una catena).

Tutto รจ troppo noto, tutto troppo prevedibile e perciรฒ tutto troppo deludente. Chi puรฒ ancora desiderare qualcosโ€™altro quando la vita ti chiede di arrenderti a questa evidenza? Abbandonarsi al sonno รจ un poโ€™ un voler far sรฌ che sia esso a compiere per noi ciรฒ che noi neppure piรน osiamo immaginare. Qualcosa che finalmente ci strappi via il tratto di fatica dellโ€™esistenza. […]

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AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM