don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 10 Settembre 2021

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IL MORBO DEL GIUDIZIO

ย Lโ€™uomo tendenzialmente vede i difetti degli altri e non i propri; a meno che non si metta con umiltร  davanti alla Parola di Dio e chieda allo Spirito Santo la luce per vedere i propri peccati

Inizia oggi la proclamazione della Prima Lettera di san Paolo a Timoteo, una delle cosiddette โ€œlettere pastoraliโ€. Lo scopo, infatti, รจ di comunicare a Timoteo, e indirettamente ad altri pastori della Chiesa, indicazioni disciplinari, organizzative e dottrinali.

รˆ evidente lโ€™intento โ€œapologeticoโ€ delle tre lettere pastorali di Paolo. In particolare, nella prima Lettera a Timoteo lโ€™Apostolo ha a cuore che il suo โ€œvero figlio nella fedeโ€ custodisca il deposito della fede autentica, evitando le ยซchiacchiere vuote e perverseยป e le ยซobiezioniยป che derivavano dalla ยซfalsa scienzaยป, cioรจ da ragionamenti umani che qualcuno cercava di fare passare come dottrina cristiana.

Come tutti gli scritti paolini, siamo di fronte a un testo di grande attualitร , che offre criteri utili anche a noi oggi per orientarci nella โ€œjungla di ideeโ€ che circolano allโ€™interno della Chiesa e che creano divisione, confusione e turbamento.

Oggi viene riportato il saluto iniziale, in cui Paolo ringrazia il Signore Gesรน, che lo ha ยซreso forteยป e lo ha messo al suo servizio, lui che prima era ยซun persecutore e un violentoยป. San Paolo, infatti, in tutte le sue lettere invita a rivestirsi di mitezza, bontร  e misericordia, ben cosciente che Cristo lo ha reso forte in queste virtรน, mentre prima di conoscere Cristo sembrava forte ma in realtร  era debole, con il suo stile โ€œtalebanoโ€ e bellicoso. Egli difende sรฌ la sana dottrina, ma โ€“ come scrive nella lettera che inizia oggi โ€“ dando a tutti un esempio di magnanimitร  e bontร , perchรฉ a tale scopo Cristo gli ha mostrato ยซla sua magnanimitร ยป (1,16).

Quando agiva da violento e da fustigatore della Chiesa era โ€œciecoโ€. La luce di Cristo sulla via di Damasco gli ha mostrato la sua cecitร  e gli ha fatto capire che per poter aiutare i fratelli a seguire il Signore deve evitare di giudicarli. Scrive, infatti, allโ€™inizio della Lettera ai Romani: ยซMentre giudichi lโ€™altro, condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le medesime coseยป (2,1). Ognuno, piuttosto, deve esaminare attentamente la propria condotta, per non essere giudicato da Dio (cf. 1Cor 11,31).

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Paolo non fa altro che riportare lโ€™insegnamento Gesรน che in modo categorico ci proibisce di giudicare (cf. Mt 7,1; Lc 6,37). ย Nel vangelo di oggi ci ammonisce con queste parole: ยซPerchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nellโ€™occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: โ€œFratello, lascia che tolga la pagliuzza che รจ nel tuo occhioโ€, mentre tu stesso non vedi la trave che รจ nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dallโ€™occhio del tuo fratelloยป.

Un proverbio dice che ยซogni lumaca vede solo le corna della vicina e non le proprieยป, cosรฌ lโ€™uomo tendenzialmente vede i difetti degli altri e non i propri; a meno che non si metta con umiltร  davanti alla Parola di Dio e chieda allo Spirito Santo la luce per vedere i propri peccati.

Invece di preoccuparci di fare i processi agli altri, preoccupiamoci piuttosto ogni giorno di togliere le travi dai nostri occhi. Questa รจ la via della santitร ! Allora, saremo capaci, con discrezione e amore, di aiutare il fratello a togliere la pagliuzza dal proprio occhio.

Impariamo a pregare come faceva san Francesco di Sales alla fine delle sue giornate, prima di fare lโ€™esame di coscienza: ยซMio Dio, riconosco e confesso dinanzi a Te che oggi sono certamente caduto in qualche colpa e, poichรฉ sono cieco, ti domando la grazia e la luce dello Spirito Santo, perchรฉ possa ben conoscere i miei peccatiยป. Amen.


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