AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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FONTE: Amen – La Parola che salva – ABBONATI A 12 MESI (12 NUMERI) A 34,90โฌ
โร piรน facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dioโ.
Certe frasi del Vangelo non hanno bisogno di presentazioni perchรฉ ormai sono entrare nellโimmaginario comune. Eppure questa frase ormai diventata famosa รจ anche una frase fraintesa, perchรฉ Gesรน non sta parlando della semplice ricchezza, bensรฌ del rapporto che noi costruiamo con le cose.
Quando le cose, o anche solo il desiderio di esse, appaga o offusca i nostri bisogni allora siamo intrappolati come un cammello che deve passare per la cruna di un ago. ย Quando si arriva a credere di non aver bisogno degli altri, di Dio, dellโamore, di una speranza grande, di un amico, allora noi ci comportiamo come ricchi, e per uno cosรฌ non รจ facile salvarsi. Finchรฉ non riprendiamo confidenza con il fatto che noi siamo innanzitutto bisogno, e quindi siamo essenzialmente tutti poveri, allora non potremmo nemmeno accogliere il regno di Dio nella nostra vita.
Perchรฉ Dio dร lโacqua a chi la chiede e non a chi pensa di essere giร dissetato. Non dobbiamo passare la vita ad addomesticare i nostri bisogni ma ad accoglierli con umiltร . Noi non possiamo fare a meno degli altri, non possiamo fare a meno dellโamore, non possiamo fare a meno di Dio, non possiamo fare a meno di tantissime cose e prima ce ne accorgiamo, prima le accogliamo. Chi basta a se stesso รจ giร allโinferno ma ancora non lo sa.
Ci verrebbe da domandarci allora perchรฉ molti santi nello scegliere la povertร , lโhanno intesa anche come povertร dalle cose materiali. Credo che questa scelta sia una scelta pienamente umana, e quindi profondamente simbolica. La distanza dalle cose materiali ci ricorda la giusta distanza che dobbiamo avere da tutto ciรฒ che ci spinge a unโautosufficienza mortifera. Capita troppo spesso che sono le cose a possedere noi e non invece noi le cose.
Meglio quindi provare un poโ di fame e ricordarsi di essere liberi, che essere satolli e fondamentalmente succubi del mondo. La povertร evangelica รจ celebrazione di libertร non di sacrificio. ย



