Il vangelo di oggi si conclude con una breve frase, con la quale Gesรน riassume il significato della sua vita, il suo modo di essere e di vivere: ยซIl Figlio dell’uomo non รจ venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiยป.
Allo stesso tempo, ci indica il senso della vita di ogni cristiano. Siamo nati per servire, per dare vita, per dare la vita. Se non viviamo al servizio degli altri, se gli altri non sono felici a causa della nostra presenza e del nostro modo di fare, allora la nostra vitร non ha peso, non ha consistenza.
Queste parole sono la conclusione di un dialogo tra Gesรน e Giovanni e Giacomo, iniziato dalla madre dei due fratelli. Mentre sono in cammino verso Gerico, pochi giorni prima di entrare a Gerusalemme, questa madre riesce a stare da sola con Gesรน. Si prostra dinnanzi a Lui per chiedergli che, nel suo Regno, i figli siano seduti uno alla sua destra e lโaltro alla sinistra.
Gesรน non risponde negativamente e neppure la rimprovera per la sua richiesta. Magari perchรจ la donna e i suoi figli desiderano la gloria e, lo fanno in un modo che รจ assolutamente umano, ma, รจ una buona richiesta. Quรฌ si manifesta la grandezza di Cristo: entra nei nostri desideri, nei nostri sogni, nei nostri progetti, nelle nostre aspettative, per purificarle, riempirle della sua gloria, della sua eternitร .
Gesรน, rivolgendosi a Giovanni e a Giacomo,risponde: ยซVoi non sapete quello che chiedeteยป; ยซNon siete coscienti di ciรฒ che state veramente chiedendo, di cosa cโรจ dietro il vostro sognoยป. E inizia un dialogo per fargli vedere quale profonditร hanno i loro desideri: ยซPotete bere il calice che io sto per bere?ยป. ยซVolete davvero la mia gloria? Prendere il peso che io sto per prendere? Immergervi dove io sto per immergermi?ยป Ed essi rispondono, con una certa presunzione: ยซLo possiamoยป. Di fronte a tale risposta, Gesรน, sorprendentemente, risponde: ยซIl mio calice, lo berreteยป.
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Gesรน ha saputo mettere questi due fratelli sulla via della preghiera. La cosa importante della nostra preghiera non รจ tanto cosa chiedo io, ma quello che Gesรน chede a me. A Gesรน importa della nostra vita e ci chiede: ยซChe volete da me?ยป. In modo da portarci, dai nostri desideri ai suoi piรน profondi desideri.
La preghiera, cosรฌ, diventa un incontro con Gesรน Cristo che ci cambia il passo, ci porta molto piรน in lร di noi stessi. Egli ci mette nel suo cuore, nei suoi desideri, nei suoi sogni. Ogni giorno ci chiede: ยซVuoi sapere cosa ho nel cuore, quali sono i miei desideri?ยป e ci parla dei suoi desideri di servire, di darsi agli altri con gioia, con piena libertร . Perchรจ la libertร non รจ altro che vivere la propria vita come un regalo. Soltanto chi possiede qualcosa puรฒ regalarlo; siamo veramente liberi solo quando lo diamo agli altri, quano diamo agli altri la nostra vita. Proprio cosรฌ รจ Cristo, libero. E ci dร la sua stessa caratteristica in modo da essere liberi anche noi.
Quei due fratelli risposero di sรฌ, anche se dopo, quando รจ arrivata lโora di Gesรน Cristo, lโora di bere il calice, lโora del Getsemani, cadranno a pezzi. Ancora rimane loro da capire che non possono nulla con le sole loro forze, da se stessi, che hanno bisogno del Risorto. Una forza che non verra loro mai meno.
Gesรน parla anche a noi, ci guarda con emozione di fronte ai nostri desideri di stare con Lui, di dedicargli la nostra vita e ci conferma che Lui รจ sempre con noi per essere capaci di bere il suo calice, per poterci impegnare realmente, per poter dare la nostra vita a chi ci รจ intorno.
Luis Cruz
Fonte: La pagina Facebook di “Opus Dei Italia” | Sito Web con tutti i commenti al Vangeloย
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