p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 13 Luglio 2021

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Perchรฉ noi, come le cittร  nelle quali era avvenuta la maggior parte dei prodigi di Gesรน, non ci convertiamo? Siamo convinti dellโ€™infermo che ogni giorno ci costruiamo grazie al nostro intestardirci a non convertirci e a continuare, di conseguenza, a scegliere il male anzichรฉ il bene?

Cโ€™รจ una dimensione che facciamo fatica a prendere sul serio, data la nostra sensibilitร  moderna, e che qualcuno si preoccupa di negare: la dimensione del giudizio, la realtร  degli inferi.

La nostra sensibilitร  moderna ci porta a negare lโ€™inferno perchรฉ siamo piรน portati ad una dimensione dove ciรฒ che va bene alla persona รจ bene, ben sapendo che non tutto ciรฒ che piace รจ bene e che non tutto ciรฒ che รจ bene per la persona รจ bene comune.

Ammettere lโ€™inferno significa non evidenziare la malvagitร  di Dio quanto invece il realismo della libertร  degli uomini. La libertร  che Dio ha donato allโ€™uomo non รจ una farsa o una commedia, รจ una cosa reale ed importante, troppo importante per poterla banalizzare.

Ripeto: a noi non importa evidenziare la realtร  dellโ€™inferno e del giudizio per intimorire quanto invece perchรฉ รจ cosa reale che ci fa vivere la nostra esistenza con realismo maggiore. Diciamo subito che lโ€™inferno non รจ cosa solo dellโ€™al di lร . Lโ€™inferno, e lo vediamo tutti i giorni, รจ nellโ€™al di qua, รจ nel nostro quotidiano.

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Oggi noi viviamo la vita come una valle di lacrime o come un paradiso anche a partire dalle nostre scelte che possono essere buone oppure no. Non tutte le scelte sono buone. Se tutte le scelte fossero buone non si capisce come lโ€™economia mondiale possa andare a rotoli e come in certe situazioni la drammaticitร  della vita e della morte assuma livelli impensabili e completamente disumani. Il male esiste e come tale va trattato. Il male fa parte delle nostre scelte che non possono cedere alla tentazione di un indifferentismo dove tutto va bene.

Vivere lโ€™inferno perchรฉ cโ€™รจ significa fare il gioco di Dio che desidera bruciare lโ€™empietร  con la vergogna dellโ€™empio, per potere gioire della grazia del Signore. Fare il gioco di Dio significa danzare il lamento del Battista e danzare la gioia del flauto del Figlio di Dio. Questa non puรฒ essere cosa che riguarda solo il momento della morte perchรฉ รจ dimensione che riguarda la libertร  dellโ€™uomo. Se riguardasse solo il momento della morte tanto varrebbe essere giร  morti. Dio invece ci ha creati vivi perchรฉ cresciamo nella vita.

Lโ€™inferno รจ cosa reale da prendere sul serio perchรฉ รจ il male che noi siamo. Negare lโ€™inferno significa negare il male: roba da illusi. Vedere questo significa accettare di conoscere il bene e aprirci alla misericordia di Dio che dallโ€™inferno ci salva. Lโ€™inferno non รจ il castigo di Dio: il castigo di Dio รจ la sua infinita misericordia. Lโ€™inferno รจ il castigo dellโ€™uomo che, non convertendosi a rispondere al male col bene, lo costruisce aumentando, giorno dopo giorno, il male in lui e intorno a lui. Al di lร  di ogni apparenza.

Lโ€™inferno รจ il non raggiungimento della salvezza: oggi! รˆ la non vittoria sul male: oggi! Grazie allโ€™inferno noi possiamo parlare di salvezza. Che senso avrebbe parlare di salvezza senza che vi fosse lโ€™inferno? Saremmo giร  salvi.

Noi siamo giร  salvati grazie alla morte e risurrezione del Signore Gesรน. Ma abbiamo bisogno di accogliere questa salvezza in libertร  grazie alla nostra scelta di bene oggi.

Dio ci salva dal male subito e dal male da noi fatto a una sola condizione: che conosciamo e riconosciamo che ciรฒ che รจ male รจ male e che desideriamo uscirne lasciando che Lui ci porti fuori dal male nel quale spesso, volenti o nolenti, ci immergiamo.

Solo cosรฌ possiamo comprendere la giustizia di Dio che non รจ punizione del malvagio: la legge del taglione non fa altro che aumentare il male nel mondo. La sua รจ giustizia di un Padre che ama i suoi figli. Dio giudica ed รจ bene lasciare che sia Lui a fare giustizia, non noi.

Della sua giustizia, lโ€™unica cosa che possiamo realmente comprendere, รจ che non fa del male e non accresce il male.

Se applichiamo a Lui il nostro modo di agire e di essere giusti, noi tradiamo Dio ed erriamo. Il suo giudizio รจ la sua croce che non nega il male e dunque lโ€™inferno, ma lo redime vincendo il male stesso e sconfiggendolo con il bene del dono della propria vita.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM