Non temete, non abbiate paura, ci ripete questโoggi il Signore. Ma noi siamo in preda alla paura e sotto lโeffetto narcotizzante della stessa. Riconoscere la nostra paura, e le nostre paure, รจ passo fondamentale per riconoscere quello che siamo e dove ci troviamo a camminare. La paura! Non neghiamola se non vogliamo diventarne schiavi. La paura รจ cosa umana che rischia di renderci disumani con la sua azione perversa.
La paura, cosa naturale, รจ legata con un filo rosso alla fiducia e alla mancanza di essa.
Riconoscere la nostra paura come punto di partenza รจ salutare. Rendere la nostra paura punto di arrivo del nostro esistere รจ cosa malsana e disumanizzante nei confronti di noi stessi e del prossimo.
Mettere la paura come punto di arrivo significa rinunciare ad ogni cammino. Dalla paura partiamo ma alla fiducia siamo chiamati a giungere, se vogliamo vivere e camminare.
La paura non riconosciuta e non gestita fa fare ciรฒ che si teme. Ciรฒ che ci fa paura ci fa fare proprio quello che non vorremmo. ร la fiducia che diventa via maestra per fare ciรฒ che si desidera, non certo la paura. Paura con la quale bisogna fare i conti perchรฉ semplicemente cโรจ.
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Non temete! Non abbiate paura! ร il comandamento che il Signore questโoggi ci fa. Il nostro peccato puรฒ essere quello di negare la paura o quello di rimanerne succubi, senza fare un passo verso quella fiducia che ci viene dallโalto come dono e che puรฒ diventare il fine verso cui camminare pur con e nelle nostre paure.
La paura รจ il motore primo del nostro agire. ร giusto evitare i pericoli mettendo in atto lโstinto di autoconservazione. Se questo motore diventa perรฒ preoccupazione ci puรฒ distogliere da ogni occupazione.
Paura e autoconservazione, cose di per sรฉ naturali, non possono bastare per vivere senza la forza della fiducia nel bene. Senza fiducia noi siamo bloccati; senza paura diventiamo temerari e sventati. Solo gli incoscienti, o i pazzi, o i dittatori, o gli uomini di successo non hanno paura e di loro bisogna avere paura, rinunciando a dare loro fiducia.
Il Signore ci dona la sua fiducia e ci chiama alla fiducia in Lui, Maestro da imitare e da seguire. La Buona Notizia รจ questa: la chiamata alla liberazione dalla schiavitรน della paura. Uno degli elementi maggiormente temuti รจ la morte. La morte che รจ evento naturale, come la paura, noi la viviamo male perchรฉ o tendiamo a negarla o a farla diventare signora della nostra vita. La morte รจ giusto non cercarla, ma รจ demoniaco rifiutarla. Se siamo mortali, e lo siamo, la morte รจ il nostro limite, ma non รจ il fine e la fine di noi stessi. La morte รจ lโinizio della pienezza di comunione con lโAltro.
Principio e fine della nostra vita non รจ dunque il nulla che temiamo, ma il Padre che ci ama e che amiamo.
Cosรฌ possiamo riscoprire che la paura della morte non puรฒ diventare la nostra filosofia di vita, ma lโamore che scaccia ogni paura. Lโamore sapienziale del Padre che si incarna nel Figlio e in Lui dona se stesso per noi. Lโamore del Padre che, grazie allo Spirito, con fiducia e amore grida dentro di noi โAbbร , Padre!โ.
Desideriamo il bene e, liberi da ogni paura, perseguiamolo con fiducia; la fiducia che discende dal Padre di ogni benedizione, chiede di invadere oggi la nostra esistenza.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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