p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 9 Luglio 2021

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รˆ nellโ€™essere mandati come agnelli in mezzo ai lupi che si puรฒ incarnare lโ€™atteggiamento della gratuitร .

รˆ grazie allโ€™Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo che รจ possibile comprendere qualcosa della nostra chiamata ad essere sale della terra e luce del mondo.

Siamo mandati nel mondo ad annunciare la Buona Notizia senza cedere alla tentazione della cattiva notizia.

La pecora, lโ€™agnello, รจ un animale utile oltre che umile. La pecora infatti dona cibo e vestito in vita, si fa cibo e vestito in morte. Ecco perchรฉ lโ€™Agnello di Dio diventa cibo e bevanda di salvezza per noi e i nostri fratelli.

La pecora รจ simbolo di Dio prima, e del cristiano poi, non per essere chiamati a fare i pecoroni, ma perchรฉ Gesรน dona, e il cristiano con Lui, esistenza ad ogni creatura, una creatura che non abbandona mai neppure sulla croce dove dona se stesso come vita.

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Noi sappiamo che una pecora non potrร  mai essere lupo, neppure un milione di pecore potranno avere questo destino. I discepoli, รจ essenziale, che mantengano la qualitร  dellโ€™agnello non divenendo mai potenti e arroganti, e quindi inutili e dannosi.

Si dice che ogni uomo รจ lupo per lโ€™altro uomo. Sappiamo che la violenza domina il mondo e chi ne fa le spese รจ il mite. Nonostante questo noi sappiamo che il mite erediterร  la terra, non il lupo.

Anzi il lupo, cioรจ noi, che mangia lโ€™Agnello, cioรจ Dio fattosi pane, si trasforma nel cibo che prende. Ecco lโ€™Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo: beati gli invitati alla cena del Signore!

Perseverare nellโ€™annuncio della Buona Notizia, nellโ€™esserci, nel non essere tentati di essere primi, รจ dono di gratuitร  e di salvezza. Chi persevererร  fino alla fine sarร  salvato.

Infatti la vita รจ dono e salvata sarร  solo la vita donata, donata fino alla fine, donata fino alla fine in gratuitร . Infatti solo la gratitudine รจ rigenerante e perseverante. Il tornaconto non ci puรฒ essere sempre e nel momento in cui non cโ€™รจ e cโ€™รจ la pretesa di esserci, tutto va a rotoli.

Non cedere dunque alla tentazione del potere lupesco, ma continuare a vivere nella dimensione da agnelli per potere divenire cibo. Perchรฉ nel credere che รจ solo la morte del salvatore che puรฒ salvare; non รจ nellโ€™uccisione della morte e di colui che vuole dare morte che cโ€™รจ salvezza. Solo nel salvatore che vive la dimensione della morte vi puรฒ essere assorbimento della morte e annullamento della morte stessa.

Lโ€™Agnello di Dio sulla croce immolato diventa vita e diventa vitale.

Salvare infatti non vuol dire uccidere il persecutore. La salvezza cโ€™รจ quando qualcuno muore. Ma questa morte non potrร  mai essere provocata dal salvatore, รจ solo la morte del salvatore che puรฒ essere salvezza.

รˆ il lupo che mangia lโ€™agnello che รจ trasformato nel cibo che prende. รˆ il lupo che mangia il Pane di vita che รจ trasformato in Pane per il fratello.

รˆ il lupo che mangia il pane che รจ corpo donato che diventa pane a sua volta con lโ€™assorbimento di tutta la negativitร  di male che cโ€™รจ nel lupo stesso che altro non รจ, in fondo, che desiderio di potere e di fagocitamento della libertร  del fratello.

Il lupo che mangia lโ€™Agnello, il Pane di vita, diventa fratello, per questo salvato e convertito, per questo a sua volta diventa agnello, pecora, fratello, figlio.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM