Il fuoco e la rugiada
La vita non รจ necessariamente una “favola a lieto fine”
Il Signore dice ad Abramo: ยซIl grido di Sรฒdoma e Gomorra รจ troppo grande e il loro peccato รจ molto grave!ยป. Il testo non precisa di quale peccato si siano macchiati gli abitanti di Sodoma e Gomorra. Troviamo una chiave di lettura nel Nuovo Testamento, nella Lettera di Giuda, dove si legge: ยซSรฒdoma e Gomorra e le cittร vicine, si abbandonarono allโimmoralitร e seguirono vizi contro naturaโฆยป. Il racconto, in alcuni passaggi omessi dai testi liturgici, allude a un comportamento depravato nei confronti degli ospiti inviati da Dio. Infatti, i tre misteriosi pellegrini arrivano in cittร e gli abitanti dicono a Lot: ยซDove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perchรฉ possiamo abusarne!ยป. ร evidente il contrasto tra lโumile accoglienza di Abramo e la mancanza di rispetto e di accoglienza da parte degli abitanti di Sodoma. La depravazione su un piano affettivo si traduce quindi in un peccato contro la caritร e lโaccoglienza.
Abramo intercede presso Dio perchรฉ perdoni i peccati degli abitanti di quella cittร , dove si erano trasferiti anche i membri del clan del nipote Lot. Dio risponde ad Abramo che se si trovassero anche solo per dieci giusti in quella cittร , essa sarebbe risparmiata per riguardo a quei giusti. Ma quei dieci giusti non li ha trovatiโฆ I tre uomini permettono solo a Lot, alla moglie e alle due figlie di uscire dalla cittร , prima della sua distruzione.
Il fuoco che divora la cittร rimanda al fuoco delle basse passioni che rendono lโuomo schiavo dei propri istinti e gli impediscono di accogliere e servire con purezza e rispetto i fratelli che Dio mette sul nostro cammino. Dio puรฒ salvare da questo fuoco solo se cโรจ una volontร di conversione, perchรฉ non puรฒ mai agire contro la libertร umana. Nondimeno, il racconto ci fa capire che Egli รจ in grado di salvare i peccatori grazie allโintercessione dei giusti. Vengono in mente quelle drammatiche parole che disse la Santa Vergine ai Pastorelli di Fatima, ai quali aveva mostrato lโinferno: ยซPregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, perchรฉ molte anime vanno allโinferno, perchรฉ non cโรจ chi si sacrifica e prega per loroยป.
ร una parola dura ed esigente anche quella del vangelo di oggi, in cui Gesรน chiede, a chi intende seguirlo, una disponibilitร di base ad abbandonare ogni sicurezza, anche quella rappresentata da una dimora stabile o dai legami familiari.
I testi di oggi ci ricordano che la vita รจ sรฌ un dono meraviglioso, ma anche una realtร molto seria. Non รจ una favola con un lieto fine giร scritto! Il lieto fine dipende da noi, perchรฉ โ come scriveva santโAgostino โ โDio che ci ha creato senza di noi, non puรฒ salvarci senza di noiโ [โCf. Sermo CLXIX, 13]. Possiamo certamente credere a un lieto fine se ci sforziamo di mettere Dio al primo posto, se torniamo a Lui con cuore pentito, se crediamo al suo amore per noi.
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Come la rugiada del mattino rinfresca i fiori e lโerba, il Salmo di oggi, il 102, dona refrigerio al cuore, proclamando la bontร e la tenerezza di Dio per quanti lo temono: ยซMisericordioso e pietoso รจ il Signore, lento allโira e grande nellโamore!ยป.ย



