p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 15 Giugno 2021

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Dio รจ morto, dio non cโ€™รจ piรน. Gesรน che รจ venuto a portare a compimento la legge e profeti, perchรฉ questo avvenisse, รจ morto in croce. Dio รจ morto in croce, grazie a Dio. Non abbiamo piรน un dio, abbiamo un Padre che in Gesรน suo Figlio prediletto, ha dato la sua vita per noi. La nostra chiamata รจ chiara: fare la sua volontร  che significa entrare nello Spirito della vita Trinitaria perchรฉ conoscendo la sua vita, vale a dire facendo lโ€™amore con la Trinitร , noi possiamo gustare la bellezza di amare i nemici.

I nemici sono ovunque, se non siamo ciechi. Il nemico piรน grande che abbiamo spesso siamo noi con il nostro buon senso e con lโ€™immagine becera di un dio che tiene la nostra parte. Il maggior nemico รจ non riuscire ad amare un Dio morto che รจ diventato Padre.

In nome di dio si fanno guerre, in nome del Padre si amano i suoi figli che sono nostri fratelli.

A causa di ciรฒ lโ€™amore del nemico diventa lโ€™essenza del cristianesimo. Questo non รจ un comandamento, non si puรฒ amare nรฉ per procura nรฉ per un ordine. Questo รจ un dono liberante, eccome se lo รจ. Quando riusciremo a cogliere questo come un dono saremo liberi. Amare il nemico significa essere avvolti dallo Spirito di amore del Padre.

Una religione che non arriva a questo rimane appunto una religione senza fede, vale a dire una fede che non ha capito nulla di un Dio che รจ solo Padre.

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Una religione che non arriva a questo vuole le guerre sante: quanto sangue in nome di dio. Chi uccide in nome di dio, per una causa buona, perchรฉ lโ€™altro si converta, perchรฉ il demonio sia sconfitto, piuttosto che faccia un peccato, รจ doppiamente criminale perchรฉ agisce contro lโ€™uomo e contro il Padre in nome di dio, un dio da lui inventato, un dio che uccide il Padre nei figli.

Infatti un dio che ordina di uccidere, come di escludere dalla comunitร  cristiana, รจ certamente satanico. Al povero Dio noi abbiamo attribuito un sacco di perversitร : maschere che sono cadute nel nulla nel momento in cui Lui รจ morto in croce. Il dono di sรฉ nella morte in croce liquida ogni perversa immagine su di Lui.

Lโ€™amore del nemico รจ indice della libertร  dal male. Lโ€™amore del nemico รจ liberante perchรฉ mi rende ancora capace di distinguere bene e male, non fa di ogni cosa un fascio: e sceglie il bene. Distinguere liberamente il bene dal male รจ la via per smettere di distinguere i buoni dai cattivi, perchรฉ tutti sono semplicemente figli.

Cosรฌ possiamo vivere nella libertร  della caritร  e nella veritร  della stessa. Cosรฌ infatti entriamo nel pensiero e nel cuore di Dio, che รจ piรน grande e piรน vero del nostro.

Il cuore e il pensiero di Dio รจ questo: Gesรน Cristo รจ il Figlio prediletto del Padre che, emettendo lo Spirito, non invoca la vendetta su quanti lo uccidono, ma fa suo il perdono del Padre.

I martiri cristiani non possono dare la propria vita contro coloro che li uccidono, ma per coloro che li uccidono. Non possiamo continuare a rispondere al male col male ma, senza giustificare il male, non possiamo non rispondere al male col bene.

Cosรฌ possiamo cantare che Dio รจ un Dio che รจ morto ma che risorge il terzo giorno nella carne di un Padre infinito nella sua misericordia e nel suo amore inattaccabile per i figli. Un amore inattaccabile perchรฉ il suo amore non รจ mai un amore reattivo, non reagisce al cattivo o al buono in modo diverso, ma fa piovere sul campo dellโ€™uno e dellโ€™altro, fa rispendere sulla terra di entrambi quel sole grazie ai quali ai bambini dellโ€™uno e dellโ€™altro sulla tavola non mancherร  mai il cibo quotidiano.


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