don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 13 Giugno 2021 – Mc 4, 26-34

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AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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FONTE: Amen – La Parola che salva – ABBONATI A 12 MESI (12 NUMERI) A 34,90โ‚ฌ


“Cosรฌ รจ il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa”.

Il Vangelo di oggi ci chiede un unico gesto. Tutta la vita racchiusa in un gesto: “gettare il seme”. Il resto non compete a noi, non dipende da noi.

E’ un po’ come voler dire che la vita รจ tale solo se la metti in condizioni di portare frutto. E sono le scelte le cose che mettono in condizioni la vita di portare frutto. Noi vogliamo sempre controllare tutto, e stiamo male perchรฉ non ci riusciamo, forse perchรฉ siamo convinti che alla fine tutto dipende sempre da noi. Ma non รจ cosรฌ. Da noi non dipende tutto.

C’รจ una parte della vita che accade, che viene fuori al di lร  delle nostre capacitร  e delle nostre forze. Noi possiamo solo essere come quel contadino che con fiducia getta il seme. Non bisogna avere paura di scegliere qualcosa nella vita. Non bisogna avere paura di fidarsi. Non bisogna avere paura di rischiare in una scelta.

C’รจ qualcosa di piรน brutto di sbagliare, e cioรจ il non provarci nemmeno. Non verrร  fuori nessun grano da un campo dove non รจ stato seminato nulla. Da quello seminato potrebbe venir fuori anche erbaccia insieme al grano. Ma รจ meglio correre il rischio di non avere la perfezione che non avere nulla per paura dell’imperfezione.