Commento a cura di:

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
LECTIO SULLE PARABOLE DEI SEMI
XI DOMENICA T.O. (B) โ Mc 4,26-34
CONTESTO E STRUTTURA
Dopo la parabola del seminatore โ cioรจ la generosa offerta del Regno che incontra risposte differenti, ma fruttando comunque un abbondante risultato โ lโevangelista Marco ne offre altre due, con la medesima metafora. Abbiamo quindi la parabola โdel seme che cresce da soloโ, presente solo in Marco (Mc 4,26-29) e quella del โgranello di senapeโ (Mc 4,30-32), riformulata anche da Luca e Matteo; il passo si conclude con un sommario sullโuso delle parabole, che per Marco velerebbero il mistero di Dio, comprensibile con una frequentazione piรน intima con Gesรน che ne offre la soluzione nel legame tra le parabole e il suo agire.
Nella parabola del seme che cresce da solo, la centralitร del Regno puรฒ essere spiegata in quel โtraโ che intercorre tra la semina e la mietitura, in un processo giร attivo e guidato โ in modo nascosto e con naturale gradualitร โ da Dio verso la pienezza definitiva. Perciรฒ sono da evitarsi gli opposti atteggiamenti di scoraggiamento o di impazienza (v. 27: ยซdorma o vegliยป); lโapprensione umana non puรฒ favorire la crescita, che dipende dallโattivitร del terreno. Il seminatore, per quanto preoccupato, ยซnon saยป cosa stia davvero avvenendo: poi prenderร atto della sicura mietitura che in futuro dovrร prontamente compiere. In questo contesto non occorre attribuire un significato allegorico a ciascun elemento della parabola (come se il seminatore fosse Gesรน, ecc.): il Regno รจ piuttosto il processo in atto nella sua integralitร .
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Facendo il suo corso da sรฉ, inevitabilmente conduce dal nascondimento alla manifestazione gloriosa. Lo stesso si puรฒ dire per la parabola del granello di senape, in cui si evidenzia maggiormente la sproporzione tra la piccolezza iniziale e la maestositร finale, in un contrasto assoluto tra lโinfinitamente piccolo e lโinfinitamente grande, pur in una relazione di continuitร . Secondo alcuni, lโimmenso arbusto รจ la condizione finale in cui troveranno riparo le moltitudini bisognose, pagani inclusi, che ne prendono parte mentre cresce.
PAROLE
Regno di Dio: Esso non riguarda esclusivamente la vita dopo la morte, nรฉ una pace interiore individuale, nรฉ una โteocraziaโ retta da un clero. Nelle attese messianiche del giudaismo, anche Gesรน attendeva lโimminente restaurazione anche politica del Regno di Israele: lโavvento del quinto Regno, prefigurato dal libro di Daniele nel capitolo 7, governato definitivamente da Dio per porre fine alle potenze diaboliche, sulla terra come nei cieli. Questo spodestamento definitivo dei malvagi โ al centro della predicazione di Gesรน โ cresce irresistibilmente nella presenza di Dio nelle relazioni, a partire da quella che Lui ha giร con il Padre. Quando viene accolta la logica dellโamore in modo radicale, tutti i rapporti e le pratiche umane vengono liberate da ogni tirannia ingiusta e, nella libertร , si conformano a Dio.
Seme: dal verbo sperno (spargere) derivano due termini, di fatto sinonimi: sporos (spora, seme dal punto di vista botanico, qui ai vv. 26-27) e sperma (seme, inteso come semente, nel v. 31). Lโevangelista usa anche la parola kokkos (chicco, granellino) nel versetto 31.
Spontaneamente: in greco automatos โ da autรณs (da solo) + maล (essere pronto) โ รจ un aggettivo riferito alla terra, che qui assume un significato avverbiale. Spesso lo si applicava alla vegetazione spontanea, ma รจ anche una caratteristica tipica del Giardino piantato in Eden.
