don Gianmario Pagano – Commento al Vangelo del 13 Giugno 2021

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Come non fraintendere le parabole: il seme e la terra

La predicazione che cerca di spiegare il significato delle parabole di Gesรน spesso non coglie l’elemento di provocazione che esse, in vario modo, contengono. Le parabole non sono un modo semplice di spiegare cose difficili, nรฉ un linguaggio facile per gli sprovveduti. Le parabole sono pensate e costruite come uno strumento della parola per offrirci la possibilitร  di vedere le cose in modo diverso e provocare una risposta attiva, sia nella mente, sia nella pratica della vita.

Le tre parabole “contadine” di Mc 4 sono esemplari. Siamo invitati a leggerle come un codice che ci introduce a veritร  nascoste, eppure evidenti davanti a noi. Ma la chiave giusta รจ in ogni caso la relazione con il loro narratore: Gesรน stesso. La differenza tra chi puรฒ capire e chi non puรฒ capire รจ quella tra chi rimane a interrogare il Maestro e ad ascoltarlo e chi pensa invece che ci sia di meglio da fare.

Il discepolo ha la possibilitร  di comprendere perchรฉ rimane esposto al ciclo continuo dell’apprendimento. Ed รจ in questo ripetersi nel tempo dell’imparare e cambiare, nella trasformazione progressiva del nostro modo di essere e di pensare che si trova il vero motore ermeneutico delle parabole.

Esattamente come il contadino che semina, aspetta, falcia e poi ricomincia, cosรฌ il discepolo, nella vita personale e persino la Chiesa stessa, anche attraverso le generazioni. รˆ qui, nella comprensione della dinamica del discepolo, nella logica della pedagogia divina, che si puรฒ comprendere anche la corretta relazione tra valore della tradizione e necessario cambiamento.

Il seguente video รจ la sintesi di questa diretta: https://youtu.be/_YMfdQ3MZeA

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