Siamo poco abituati a pensare alle domande di Maria. Eppure il vangelo non le rimuove, anzi le ospita di buon grado. Giร durante lโannunciazione: come รจ possibile? Ora di nuovo: perchรฉ ci hai fatto cosรฌ? Il mistero di Dio โ la vita stessa โ travalica sempre il nostro modo di intendere le cose, di pensare la vita, di vivere i rapporti. Quel figlio che cresce sorprende Maria.
Lei e Giuseppe si scoprono impari rispetto a quel ragazzo: troppo piรน grande di loro per poterlo circoscrivere nelle loro categorie di pensiero. Infatti non lo comprendono: non ne comprendono il gesto (il suo essersi fermato) e non ne comprendono le parole (non sapevateโฆ?).
Ci sono domande โ come quella dellโangelo โ che turbano Maria e ci sono gesti che lโangosciano โ come in questo caso: tuo padre e io angosciati ti cercavamo. Lโangoscia e il turbamento non risparmiano i giorni di Maria. Fatica, Maria, anche lei, a mettersi in sintonia con quel figlio che sembra sfuggire dalle loro mani. Lo comprendiamo: siamo lontanissimi dalle rappresentazioni devote della santa Famiglia. Qui tutto ha i colori della nostra vita, colori non sempre splendenti.
Perchรฉ ci hai fatto cosรฌ? Una domanda tutta da trattenere. Immediatamente รจ il grido di una grande sofferenza perchรฉ quel figlio sfugge alla presa e genera lโincomprensione. Lโincomprensione, dunque, fa capolino persino su quello che per noi resta il prototipo di ogni famiglia. Persino Maria e Giuseppe conoscono lโesperienza della crisi di fronte al mistero di un figlio che eccede. Vanno in crisi perchรฉ il modello di relazione tra loro e quel figlio รจ cambiato.
E tuttavia quella domanda dischiude anche unโaltra prospettiva: di fronte a qualcosa che la supera Maria chiede di capire il motivo. Un atteggiamento abituale in lei se รจ vero che anche di fronte alle parole dellโangelo che le annuncia lโimpossibile, prova a capire. Cosรฌ qui. Intuisce che quellโepisodio รจ tuttโaltro che un semplice incidente di percorso o il frutto del capriccio di un adolescente.
Perchรฉ ci hai fatto cosรฌ? ร la domanda che affiora sulle nostre labbra quando la vita ci confronta con qualcosa che travalica le nostre aspettative. Ma quando lโeventualitร della risposta nonย soddisfa le aspettative il rischio, per noi,ย รจ quello di spegnere la domanda, di rimuovere lโesperienza di contraddizione che invece rappresenta per noi una pasqua, un passaggio da riconoscere, accogliere e attraversare.
Perchรฉ ci hai fatto cosรฌ? Una domanda che si apre alla eventualitร di una risposta che รจ altra rispetto a quello che vorresti sentir dire.
Perchรฉ mi cercavate? Ancora una domanda da trattenere. Gesรน chiede a Maria come a noi il perchรฉ della nostra ricerca.
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Maria avrebbe voluto fermare il tempo quella volta e invece, quel figlio, le chiede di entrare in tuttโaltro orizzonte. Quel figlio, in fondo, lo conoscevano e non lo conoscevano. Per giorni, infatti, lo hanno cercato ma nei posti sbagliati: tra parenti e conoscenti, cioรจ tra chi ritiene di sapere come vanno le cose. Eppure avrebbero dovuto sapere che altro era il suo luogo: non sapevateโฆ? domanda stupito Gesรน.
Quel figlio non accetta di essere chiuso dentro gli schemi ripetitivi del culto o delle tradizioni parentali. Per crescere โ fa comprendere ai suoi โ รจ necessario anche cominciare ad abitare il distacco, lโincomprensione.
Non compresero, รจ una parola che consola il cuore perchรฉ la non comprensione, la fatica a capirsi non รจ segno di una famiglia sbagliata. E quando non comprendi sei comunque invitato ad accogliere le risposte che ti vengono dalla vita, provando a cercare quel disegno che va evidenziandosi poco alla volta.
E tuttavia รจ interessante la conclusione della pagina evangelica: non compreseroโฆ e scese con loro. Quei genitori fanno fatica a capire e per tutta risposta Gesรน non se ne va, scende con loro. Il mistero dellโincarnazione lo porta ad assumere persino il limite dei suoi genitori e a fare i conti con una quotidianitร segnata da quel limite.
Davanti al limite nostro e degli altri siamo tentati di scappare via. Il vangelo ci attesta: prova a scendere con loro, misurati con la vita, cosรฌ comโรจ. Paradossalmente Gesรน รจ cresciuto in sapienza, etร e grazia, proprio in quella casa.
AUTORE: don Antonio Savone
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