p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 9 Giugno 2021

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La Legge, fondamentalmente, propone il bene e condanna il male. I profeti richiamano lโ€™importanza della sua osservanza.

Sappiamo bene quale รจ il compimento della Legge: il dono della propria vita per gli altri. Non cโ€™รจ altro senso al nostro esistere. Eppure sappiamo bene quanto poco attrezzati siamo nel compiere la Legge. Quanto facilmente chiamiamo bene ciรฒ che รจ male o che รจ bene apparente. Quanto sia facile, lo sappiamo bene, giustificare il male perchรฉ come si fa a non rispondere al male col male?

Quanto siamo bravi, piuttosto che accogliere lโ€™invito al perdono, a ribadire la necessitร  di farla pagare perchรฉ non si puรฒ farla passare liscia, sia ai criminali come al mio prossimo che sbaglia con me: non cโ€™รจ differenza tra corruzione ed errore e preferiamo condannare il peccatore giustificando il peccato.

Il compimento della Legge รจ il rovesciamento di tutto ciรฒ: รจ condanna del peccato, non del peccatore; รจ perdono disponibili a rimetterci fino alla morte vissuta col perdono sulle labbra per coloro che ci uccidono, perchรฉ sprofondati nella loro ignoranza.

Lโ€™ignoranza, che รจ nostra, รจ questa: non credere che il male lo si vinca con il bene; lโ€™essere convinti che piรน accumuliamo male e piรน possiamo sconfiggere il male. Sprofondati nella nostra saccenteria non abbiamo altra via di scampo che lโ€™autodistruzione.

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La Legge รจ impossibile compierla: non ce la faremo mai. Eppure Gesรน รจ venuto a portarla a compimento e il piรน grande compimento รจ quello di mostrarci la via della possibilitร  del compiere la Legge osservandola e insegnandola.

ย Non รจ piรน tempo dellโ€™impossibilitร  di osservare la Legge, รจ tempo della compiutezza perchรฉ viviamo ormai nel kairรฒs, nel tempo compiuto nel quale la Legge รจ stata portata a compimento.

Gesรน รจ il primo che compie ogni giustizia, per questo il Padre dice di ascoltarlo. Lui, Verbo fatto carne, dona corpo alla Legge e ai Profeti: senza di Lui restano lettera morta, promessa inevasa, bei testi di sapienza che diventano condanna e non salvezza, indicatori della via incapaci a donare un minimo di motivazione e di cuore perchรฉ quanto dicono possa essere vissuto.

Il compimento del perdono e dellโ€™accoglienza ad oltranza dellโ€™altro sono ciรฒ che Gesรน ha vissuto ed รจ venuto a donarci.

Gesรน compie la volontร  del Padre amando i fratelli. Lโ€™amore non trascura neppure il minimo dettaglio che per noi sarebbe cosa trascurabile. Un amore che manifesta tutta la sua grandezza nel compimento, vale a dire nelle attenzioni pur minime che a noi sembrano secondarie e banali.

Solo chi ama puรฒ vedere le norme come possibili, semplicemente perchรฉ le norme stesse sono trascese e viste e lette e vissute da un punto di vista piรน alto e piรน significativo. Il compimento sta nel far sรฌ che le norme spariscano nel mare dellโ€™amore.

Non รจ vero che le norme non abbiano piรน senso, รจ vero che hanno senso solo alla luce della croce del dono di sรฉ nel quale mare scompaiono, si sciolgono come una bambola di sale divenendo mare salato. Viste in sรฉ possono avere senso ma servono solo a divenire condanna e giudizio, viste nel mare dellโ€™amore di Dio acquistano la loro vera dimensione e ritrovano il loro vero significato che non รจ piรน di condanna dellโ€™uomo ma evidenziazione della grandezza misericordiosa del Padre.

Chi non ama non puรฒ che cogliere le norme come impossibilitร  a viverle o come occasione di trasgressione. Chi ama compie liberamente tutto ma non in forza della Legge, che forza non ha, ma grazie allโ€™amore donatoci dal Padre nel Cristo incarnato soffiato in noi dallo Spirito Santo dโ€™amore.

In fondo possiamo cogliere come la legge di per sรฉ รจ solo fonte di morte e di peccato. Cogliendo che la legge proibisce e vieta, possiamo comprendere come il Signore dona.

Se la legge indica la direzione il Signore cammina in quella direzione.

รˆ importante sapere da che parte cominciare la salita del monte ma รจ altrettanto importante avere la forza, il desiderio e il coraggio per salire quel monte.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM