Immersi nel Mistero
La costituzione dogmatica del Concilio Ecumenico Vaticano IIย sulla divina Rivelazioneย Deiย Verbum, al n. 2 dichiara: โPiacque a Dio nella sua bontร e sapienza rivelarsi in persona e manifestare il mistero della sua volontร (cfr.ย Efย 1,9), mediante il quale gli uomini per mezzo di Cristo, Verbo fatto carne, hanno accesso al Padre nello Spirito Santo e sono resi partecipi della divina natura (cfr.ย Efย 2,18; 2ย Ptย 1,4). Con questa Rivelazione infatti Dio invisibile (cfr. Col 1,15; 1 Tm 1,17) nel suo grande amore parla agli uomini come ad amici (cfr. Es 33,11;ย Gvย 15,14-15) e si intrattiene con essi (cfr. Bar 3,38), per invitarli e ammetterli alla comunione con sรฉโ (DV, 2).
Rileggere queste solenni affermazioni del Concilio nel giorno della solennitร della Santissima Trinitร ci aiuta a comprendere quale grande dono abbiamo ricevuto dalla sapienza divina,ย quandoย il Padreย ha deciso di rivelarsi a noiย per mezzo di Cristo nello Spirito Santo. Generazioni e generazioni prima di Cristo hannoย cercato di conoscere Dio, โcome a tentoniโย (At 17, 27), finchรฉ Egli stesso non ha deciso di far conoscere la sua identitร per mezzo della piena rivelazione nel Figlio. Ilย grande mistero di Dioย si dischiude alla nostra intelligenza e volontร ย solo per amore, per essere a sua volta conosciuto, adorato, amato e desiderato. La piena rivelazione del volto trinitario di Dio รจ una vera salita al monte, proprio come quello che la conclusione del Vangelo di Matteo, propostoci dalla Chiesa per questa domenica, ci descrive come luogo dellโultimo incontro fra Gesรน e i suoi discepoli prima del distacco. Soltanto sul monte della preghiera, della contemplazione e dellโamore, รจ possibile incontrare la rivelazione piena di Dio uno e trino.ย Laย Trinitร delle persone e lโunicitร della sostanza divina, infatti,ย restano un mistero che supera totalmente lโumana comprensione, se non fosse Dio stesso ad avercelo rivelato.
Di fronte a Cristo glorificato, i discepoli si prostrano: anche la Trinitร , prima che essere un mistero comprensibile e investigabile, รจ una veritร da adorare e amare. La ragione umana puรฒ investigare e convincersi dellโesistenza di un Essere Superiore, di un Ordinatore dellโuniverso, di una Fonte dellโessere e del divenire, quello che โ come dice San Tommaso dโAquino โ โtutti chiamano Dioโ (Summaย Theologiae, I, 2, 3). Penetrarne il mistero, sapendo che รจ una sostanza in tre persone, uguali e distinte, lโAmante (il Padre), lโAmato (il Figlio) e lโAmore (lo Spirito Santo), รจ solo per chiย accoglie la rivelazione di Gesรน,ย crede e decide di immergersi in questo Mistero. Il sommo Poeta ci ricorda: โMatto รจ chi spera che nostra ragione/ possa trascorrer la infinita via/ che tiene una sustanza in tre personeโ (Dante, Purgatorio, III, 34-39).
Conoscere la teologia e le veritร di fede a livello teorico non basta: si deve credere e amare il Mistero,ย per poterne sentire il caloreย e accoglierne gli effetti nella nostra vita. La forza della grazia, che illumina e riscalda, fa entrareย questa luce incontenibile nel cuore dellโuomo,ย rivelandogliย il cuore di Dio Uno e Trino, e coinvolgendoloย nella dinamica dellโannuncio. Chi sente in sรฉ il fuoco dellโamore, non puรฒ trattenerlo, ma comeย i discepoli su mandato di Gesรน, avverte la spinta incontenibile della missione, perย farlo conoscere agli altri, perchรฉ anchโessi possano sentirne la luce e il calore e il numero dei Figli di Dio possa crescere, per realizzare la Chiesa, ilย popolo di Dio, โche deriva la sua unitร dallโunitร delย Padre, del Figlio e dello Spirito Santoโ (San Cipriano di Cartagine,ย La preghiera del Signore, 23).ย โฏย



