Federazione Clarisse – Commento al Vangelo del 30 Maggio 2021

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Il commento al Vangelo del 30 Maggio 2021 รจ curato dalle sorelle del sito Federazione Clarisse.

IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI, FINO ALLA FINE DEL MONDO

ยซIo sono con te; io sarรฒ con teยป. Questa รจ la promessa che scandisce la storia della salvezza. Una promessa ripetuta piรน volte dal nostro Dio a tanti personaggi biblici, piccoli e grandi. Accompagnata spesso dallโ€™invito a non temere, a non avere paura.

Custodire la certezza della presenza accanto a noi di chi ci ama รจ lโ€™antidoto alla paura piรน grande che ci abita: quella di essere abbandonati, dimenticati, respinti. Siamo fatti per la comunione, tutti, indistintamente. Anche chi si ritiene autosufficiente e crede di bastare a sรฉ stesso, prima o poi si trova costretto a smascherare le proprie illusioni, riconoscendo di avere bisogno dellโ€™amore di Dio e dei fratelli.

La liturgia di questa solennitร  ci regala nuovamente questa promessa, attraverso le parole che lโ€™evangelista Matteo pone sulle labbra del Risorto al termine del suo Vangelo: Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28, 20). Esse richiamano le parole profetiche con le quali Matteo introduce lโ€™evento della nascita di Gesรน, al cap. 1: Ecco, la vergine concepirร  e darร  alla luce un figlio: a lui sarร  dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi. (Mt 1, 24). Queste parole, che aprono e chiudono il vangelo, indicano che lโ€™identitร  del Figlio di Dio e la sua intera missione altro non sono che la manifestazione di questa cura divina, costante e irrevocabile. Gesรน รจ la narrazione vivente dellโ€™essere โ€œcon noiโ€ del Padre.

Ma cโ€™รจ una particolaritร  nella promessa di Gesรน che non ci deve sfuggire. Egli dice: Io sono con voi. Si rivolge al gruppo degli undici discepoli, non solo a ciascuno di essi preso singolarmente. Sembra quasi che egli li inviti a credere alla sua promessa e ad accogliere la sua presenza amante tessendo legami di fraternitร , riconoscendo di avere bisogno tanto di Dio quanto gli uni degli altri. E lo fa dopo la Pasqua, che per i discepoli รจ stata unโ€™esperienza di paura e di smarrimento, un momento di crisi, in cui hanno abbandonato il Maestro e si sono dispersi. Il tempo difficile che stiamo attraversando, segnato da diffidenza e costrizioni, progettualitร  sospese e incertezza, ha bisogno piรน che mai di una parola di speranza. Noi discepoli, battezzati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo e immersi in ogni istante della vita nellโ€™amore che le tre persone divine si scambiano reciprocamente, siamo chiamati ad annunciare a tutti questa buona notizia, fonte di fiducia e di consolazione.

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sr. Chiara Beatrice
Monastero di Milanoย 

Photo by Dan Meyers on Unsplash

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