Nel nostro cammino nei Libri dei Maccabei siamo sempre accompagnati, e in modo crescente, dal confronto delle due opposte culture, dai due opposti atteggiamenti, sia per prepararsi allo scontro, sia, di conseguenza per le due opposte garanzie di forza.
I nemici dei Giudei, qui guidati da Timoteo, si armano per soggiogare la Giudea (ver.24), mentre i Giudei, con il Maccabeo, โsi cosparsero il capo di povere per la preghiera a Dio (ver.25)ย โฆ. e supplicarono Dio di mostrarsi loro propizio e di farsi nemico dei loro nemici e avversario dei loro avversari (ver.26).
E qui la chiave di interpretazione: โโฆ come dice la leggeโ! La legge รจ la Parola di Dio, rivelazione e dono del mistero di Dio e della sua alleanza dโamore con il suo Popolo!
Il ver.28 esplicita tale differenza e tale contrasto: โGli uni โ cioรจ gli Ebrei โ hanno come garanzia la fiducia nel Signore โฆ. gli altri assumendo come guida nel conflitto il loro ardireโ.
E Dio interviene a favore del suo popolo! Sono i โcinque uomini splendidi su cavalli dalle briglie dโoro che si misero alla guida dei Giudeiโ!
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Eโ Dio che combatte per loro! Rendono invulnerabile il Maccabeo e disperdono gli avversari.
Il capo di questi, Timoteo, si rifugia in una fortezza e da questa i nemici bestemmiano e offendono i Giudei, finche, sdegnati, โventi giovani del Maccabeo presero dโassalto le mura e travolsero chiunque trovavanoโ (ver.35).
Il nemico viene annientato, mentre i Giudei โcompiuta lโimpresa, con canti e inni di lode benedicevano il Signore, che aveva tanto favorito Israele e concesso loro la vittoria.โ (ver.38).
A cura di don Giovanni Nicolini

