p. Gaetano Piccolo S.I. – Commento al Vangelo di domenica 2 Maggio 2021

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La fatica di rimanere

In una societร  liquida come la nostra tutto tende a scivolare e a evaporare! รˆ difficile rimanere, liberandosi dal timore di essere trattenuti o dalla sensazione di essere prigionieri dentro un contenitore che non ci merita.

Sรฌ, rimanere in una relazione non รจ sempre facile, soprattutto quando ci sentiamo delusi, quando bisogna compromettersi o quando la relazione ci chiede semplicemente tempo. Una relazione se รจ autentica รจ inevitabilmente esigente. Quando non ci sentiamo provocati da una relazione, vuol dire che ci stiamo solo in apparenza: si puรฒ abitare una casa, ma avere il cuore e la fantasia da unโ€™altra parte.

Rimanere con Gesรน

La relazione con Dio non รจ meno esigente, anzi! Stare nella relazione con il Signore significa essere continuamente scomodati dalle proprie logiche, avvertire lโ€™invito a guardare le cose da un altro punto di vista. Nel discorso che Gesรน rivolge ai discepoli in questo testo del Vangelo di Giovanni, cโ€™รจ unโ€™insistenza su questo invito a rimanere, forse perchรฉ Gesรน sente il distacco che sta avvenendo nella relazione con i discepoli. In questi versetti percepiamo probabilmente anche quella crisi di perseveranza che si diffonde nella prima comunitร  cristiana: le persecuzioni, i dissapori, magari anche le lotte per il potere, hanno cominciato a minare lโ€™unitร  dei primi cristiani. Rimanere รจ diventato una sfida anche per loro. La comunitร  ricorda allora le parole di Gesรน e prende consapevolezza che possiamo fare a meno di ogni altra relazione, ma non di quella con il Signore!

Legame vitale

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Lโ€™immagine della vite e dei tralci รจ in tal senso molto efficace, perchรฉ il tralcio ovviamente non sussiste senza la vite. รˆ cosรฌ che dobbiamo pensare la nostra vita senza la relazione con Gesรน: una vita che si secca e diventa inutile. Possiamo ben comprendere che la vite diventa anche immagine della comunitร , dove ciascun tralcio puรฒ stare, vivere e ricevere linfa solo se rimane legato, con gli altri, alla stessa vite che รจ il Signore. Ogni tralcio, pur nella sua individualitร , condivide con tutti gli altri la stessa linfa: la vita spirituale non รจ mai un fatto che riguarda solo noi, ma รจ sempre condivisione con altri.

Rifiutare la vita

Ci sono dei tralci dove a volte la linfa non passa, ma ciรฒ non impedisce alla vite di continuare a vivere. Cosรฌ nella comunitร  ci possono essere defezioni, tradimenti, egoismi, eppure la Chiesa, la nuova vite, continua a vivere. Il tralcio che non porta frutto non รจ un tralcio condannato, non รจ infatti la vite che non porta piรน la linfa, ma รจ il tralcio stesso che non vuole piรน accogliere quella linfa: quando la nostra vita รจ dominata dalla logica della vendetta, dalla falsitร  e dalla menzogna, dalla cattiveria e dalla volontร  distruttiva verso gli altri, questo male si ripercuote su di noi, blocca il passaggio della linfa, rifiutiamo di accogliere la vita di Dio, e inevitabilmente ci secchiamo. Lโ€™agricoltore taglia quello che รจ giร  secco, quello che ha deciso di non partecipare alla stagione della vite.

Le prove della vita

Il discorso di Gesรน non รจ illusorio o edulcorato, ma mette i discepoli con onestร  davanti alla fatica della vita, perchรฉ le prove non mancheranno mai. Anzi, proprio i tralci che portano frutto, proprio perchรฉ sono fecondi, vengono potati. La potatura รจ sempre un taglio, nasce da una ferita. Possiamo immaginare queste potature della vita come le prove che non mancano mai e che ci permettono di portare piรน frutto. La potatura, allโ€™inizio, puรฒ sembrare un dolore inutile. Il contadino deve aspettare, deve sfidare il tempo, in un certo senso scommette. Ma al tempo opportuno vede fiorire la vite, ne sente il profumo intenso che prelude allโ€™apparire del frutto. Cosรฌ anche la nostra vita non fiorisce subito, occorre aspettare. E le prove fanno parte di questo cammino che porta la vita a rifiorire.

La fiducia dellโ€™attesa

Il tralcio non porta frutto da se stesso, nemmeno lโ€™intera vite. Occorre affidarsi al lavoro dellโ€™agricoltore. Possiamo solo metterci nelle mani sapienti di Dio, talvolta non capiremo neppure il senso dei tagli e delle incisioni. Solo se abbiamo fiducia in lui possiamo custodire lโ€™attesa di tornare presto a sentire il profumo intenso della vite in fiore!

Leggersi dentro

  • Sei disposto a rimanere nella relazione con Gesรน anche nei momenti piรน faticosi?
  • Quale sguardo hai sulle potature della tua vita?

P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte


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