ACCOLTI E AMATI SULLA RIVA DI OGNI NAUFRAGIO
AUTORE: don Antonello Iapicca
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Per chi cerca il Signore nessunย respingimentoย sulle coste della Patria Celeste. Nessuno รจ scacciato fuori, ma tutti sono accolti con misericordia infinita. Noi, naufraghi della vita, strappati ai marosi che imperversano e ci sovrastano, da un “segno” incarnato in un testimone o annunciato da un apostolo, o forse per mezzo di una malattia, un dolore o un fallimento; e approdiamo in fin di vita sulle rive d’un Regno che abbiamo perduto, come clandestini che sfuggono a un regime tirannico, feriti, malconci, mentre un briciolo di speranza ci mantiene in vita. E il Signore รจ lรฌ sulla riva della Vita, come quel giorno sulle sponde di Tiberiade, anche noi come gli Apostoli con un nulla tra le mani, i fallimenti di un’esistenza, che ci aspettava da sempre per un incontro capace di cambiare le sorti di ciascuno. Diceva Benedetto XVI: “Penยญso che il motivo del naufragio (di San Paolo) parli per noi. Dal naufragio, per Malta รจ nata la fortuna di avere la fede. Cosรฌ anche noi possiamo pensare cheย i naufragi della vita possono fare il progetto di Dio e possono essere utili per nuovi inizi nella nostra vita”. E ancora nel suo libroย Gesรน di Nazaretย scriveva: “Senza un morire, senza il naufragio di ciรฒ che รจ solo nostro, non cโรจ comunione con Dio, non cโรจ redenzione”.ย Lo sguardo di Gesรน vede nel naufragio e riconosce, sempre, la volontร del Padre. Come รจ stato per la sua stessa vita, che sembrava perduta tra una Croce e una tomba, eย inveceย era incamminata verso la vittoria e la risurrezione.ย Gesรน ci vede da lontano, e con il suo sguardo รจ giร presente in ogni evento della nostra vita. I suoi occhi scrutano il nostro arrancare tra le onde, non ci perde di vista un secondo, eppure lascia che le esperienze di sofferenza e fallimento quasi ci sommergano, rispettoso della libertร che ci fa uomini veri, come con l’amico Lazzaro prigioniero di una malattia che lo avrebbe condotto alla tomba, come con i discepoli sospinti nel mare in tempesta.ย Quante volte la vita che ci รจ data come una missione รจ stravolta dalle nostre menti, dai cuori e dalle mani che ne fanno un progetto idolatrico a cui prostrarci, costi quel che costi.ย Il Signore รจ lรฌ, sull’uscio dei nostri giorni, fremendo di zelo e d’amore,ย ma non tocca nulla; ci segue con trepidazione perchรฉ la barca non affondi, ma lascia che le correnti mondane e carnali la gonfino sino a farla naufragare. Lui sa che il vento dello Spirito, il soffio del Padre, รจ piรน forte d’ogni folata demoniaca. Lui sa che la Volontร di Dio ci sospinge comunque, misteriosamente, anche attraverso il naufragio, sulle rive della Veritร .ย
Ed รจ su quella battigia dove oggi ci troviamo, questo matrimonio che sembra andare in frantumi, il lavoro che ci soffoca o che abbiamo perduto, l’amore che ci ha lasciati, l’altro con cui non riusciamo a comunicare, la vecchiaia o la malattia, la precarietร economica o questo carattere che non riusciamo a domare, qui ora su questa sponda, con le onde che ancora ci inseguono, i polmoni strozzati e le forze spente, in questo confine tra morte e vita, che la libertร nostra si fa piena.ย Andare a Lui o lasciarci risucchiare dal mare.ย Gesรน รจ lรฌ a un passo, il Padre ha smosso il mare della nostra storia proprio per condurci a Lui, comeย un donoย per il suo Figlio, il piรน prezioso. Basta “guardarlo”, dal profondo del cuore, fissarlo, e siamo salvi, e saremo vivi in eterno. “Guardare” Cristo ora, senza timore, abbandonando l’orgoglio che ci ha annichilito.ย Guardarlo perchรฉ con lo sguardo vada a Lui anche la nostra vita, tutta, senza riserve.ย Lasciare che il Padre ci “doni a Lui”, per risuscitare ora nella Volontร di Dio, che รจ il riscatto e la santificazione d’ogni briciola della nostra storia. Nulla si butta, tutto รจ trasfigurato, anche il naufragio, anche i peccati.ย Sรฌ, รจ questa la notizia che puรฒ trasformare oggi la nostra vita, non v’รจ nulla che impedisca il perdono, nulla eccetto l’orgoglio ostinato.ย Come potremo buttar via un’occasione del genere, “vedere Cristo” e lasciarci guardare da Lui, e nel suo sguardo incontrare la nostra vita come una sinfonia d’amore?ย Non v’รจ altra “volontร in Dio” che quella per cui “nessuno si perda”.ย Puรฒ essere diversa la nostra volontร ? ย “Il Figlio รจ disceso dal Cielo” per lasciarsi inchiodare a una Croce e distruggere cosรฌ l’opera di menzogna del demonio. “Vedere il Figlio” รจ proprio discernere questa volontร , sempre e in chiunque. E “credere” significa appoggiarsi in essa sperimentando che รจ vero, che anche il peccato di tuo figlio รจ stato perdonato perchรฉ Cristo ha dato la sua vita per lui, anche se ancora non ne รจ uscito; deve “vedere” Cristo in te, nella Chiesa, pieno di misericordia e radicato nella certezza che anche lui puรฒ cambiare, che “nessuno รจ perduto”; che quel ragazzo schiavo dell’egoismo e della droga, del sesso e del piacere รจ amato da Cristo, che รจ destinato a “risuscitare l’ultimo giorno” e che per questoย ogni giorno รจ prezioso, un passo in piรน, un’occasione in piรน per “vedere” Colui che lo ama tanto.ย E lo potrร vedere solo se tu avrai sperimentato che c’รจ un piano misterioso di Dio che rovescia ogni criterio; se tu credi che,ย compiendo la volontร del Padre, Gesรน ha dilatato proprio questa ben al di lร del perimetro che i nostri occhi riescono a misurare.ย Se il tuo “vedere” Cristo si riflette in te, e se la tua fede in Lui si fa carne nella tua vita.ย Maย quanta stoltezza di fronte alle situazioni che cerchiamo di ammaestrare: la debolezza con i figli, ai quali siamo incapaci di dire no, di sederci accanto a loro per ascoltarne le ragioni sollecitandone l’intelligenza perchรฉ aprano gli occhi e “vedano” la Veritร ; il timore di perdere il loro affetto ci fa pavidi e nascondiamo loro il volto di Cristo, l’unico di fronte al quale un giovane puรฒ davvero esercitare la propria libertร . Ci perdiamo in moralismi astratti e soffocanti o compromessi lascivi che consegnano i ragazzi a sofferenze certe.ย
La loro felicitร , come quella di tutti, si gioca dinanzi al volto di Cristo: contemplare il suo sguardo e vedervi riflessa la nostra storia trasfigurata, perdonata, redenta. Eย “credere”, che significa lasciarsi amare, guardare senza timore nel profondo del suo sguardo per sperimentare il suo perdono. Per questo siamo chiamati a mettere i figli davanti a Cristo, alla Veritร che fa liberi, quando vogliono uscire in minigonna, quando esigono una nottata in discoteca, quando reclamano la vacanza con il fidanzato. Metterli davanti a Cristo, alla sua bellezza, al suo amore a cui non si puรฒ resistere, senza paura, senza compromessi.ย Quante volte ci siamo prostrati dinanzi a Lui per accompagnare i nostri figli di fronte allo stesso sguardo? Sottrarre Cristo ai loro occhi รจ il peccato piรน grave. Condurli a Lui con il cuore innamorato, colmo del suo amore, sapendo che รจ il Padre a “consegnare” noi e ogni uomo al suo Figlio, “perchรฉ nessuno vada perduto”. Poi appare la libertร autentica, anche quella di fare naufragio, ma con fissa nella memoria del cuore l’immagine indimenticabile del suo volto.ย Gesรน, infatti, ha dato la sua vita per “risuscitarci l’ultimo giorno”, e questo significa cheย questi giorniย che viviamo sono il tempo nel quale “vederlo e credere” in Lui, per ricevere “la vita eterna”. E chi ha questa vita anche se muore vivrร :ย “Dio non rifiuta nessuno. E la Chiesa non rifiuta nessuno” (Benedetto XVI). La Chiesa รจ per questo inviata a mostrare Gesรน; in essa Lui attende ogni uomo come Giuseppe attese i suoi fratelli. Da loro venduto era sceso in Egitto, fino al buio della prigione, per risalirne ricolmo di onori e potere.ย Nessun rimprovero, nessun respingimento per i fratelli che lo avevano respinto. Anzi, con lo sguardo pieno della sapienza che discerneva in tutto la volontร di Dio che lo aveva condotto in Egitto proprio per sfamare i suoi fratelli, era lรฌ a farsi vedere e riconoscere da loro per salvarli. Cosรฌ anche noi, perdonati da Gesรน, ci avviciniamo al prossimo senza respingerlo, per far vedere l’amore che ci ha salvato, e cosรฌ anche lui puรฒ credere e accogliere la stessa vita. E’ questo il cammino che ci attende con Cristo, per andare incontro alla risurrezione, e offrirla al mondo.



