don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 18 Aprile 2021

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Mistero della fedeย 

La pagina del vangelo di questa domenica insiste ancora una volta sullโ€™esperienza domenicale dellโ€™incontro con Gesรน. Il Risorto appare stando in mezzo alla comunitร  riunita nel cenacolo; Gesรน รจ il cuore vivo della Chiesa. Mentre risuona la testimonianza dei discepoli che narrano la loro esperienza, Gesรน in persona la conferma con la sua presenza visibile e udibile. Lโ€™apparizione di Gesรน sembra dire che i fatti raccontati non sono il frutto di una proiezione mentale o della propria fantasia ma รจ proprio ciรฒ che accade nellโ€™eucaristia.

Il pane e il vino eucaristici e la parola proclamata non sono simboli che rimandano la memoria ad un lontano passato ma sono segni efficaci che fanno sentire presente il Dio invisibile. Lโ€™eucaristia domenicale ci educa a vivere la fede non come esperienza ยซintimisticaยป di Dio, ma come relazione personale con Gesรน che si fa prossimo per farsi incontrare dal vivo e offrirci la sua amicizia, rassicurarci nelle nostre paure, confermarci nelle nostre speranze. Nellโ€™eucaristia viviamo lโ€™esperienza del mistero, ovvero del confine tra lโ€™umano e il divino, tra il terreno e il celeste, tra il temporale e lโ€™eterno. Non si tratta di unโ€™esperienza estatica che si fa uscendo fuori dal corpo, ma abitando nel corpo. Lโ€™eucaristia ci prepara a vivere lโ€™incontro con Dio nella vita quotidiana ma soprattutto ad avvertire la sua presenza benevola in quei frangenti storici in cui sperimentiamo che la vita sia un mistero, qualcosa che sfugge al nostro controllo e alla nostra gestione.

Questo avviene soprattutto nelle situazioni estreme o, meglio diremmo, nei punti limiti della vita, il nascere e il morire. Il contatto con Gesรน permette di leggere ed elaborare tutte le situazioni che viviamo, con la paura e la gioia che suscitano, alla luce della Pasqua. Lโ€™eucaristia domenicale รจ un cammino di conversione che ci rende sempre piรน consapevoli del fatto che stiamo vivendo la nostra Pasqua insieme a Cristo, mistero del morire per rinascere. La conversione nasce dalla riconciliazione con sรฉ stessi. I conflitti interiori sono tanto dolorosi quanto quelli con gli altri. La pace che il Risorto offre ricompone in unitร  e armonia ciรฒ che siamo e quello che avremmo voluto essere o vorremmo essere, mette ordine nei pensieri e nei sentimenti.

Dipendere dal giudizio degli altri ci manda in confusione e omologarci alle attese altrui รจ spreco inutile di energie. Gesรน apre la mente per accogliere la volontร  di Dio come vocazione alla felicitร . Credere significa lasciarsi coinvolgere dal mistero della fede, dal vento del rinnovamento, partendo dal cambiamento del proprio cuore. Si tratta di un cammino che dura tutta la vita, una lenta trasformazione che richiede pazienza e coraggio. Non sono virtรน date in dotazione naturalmente, ma diventano patrimonio solo di chi le chiede con fede ed รจ disposto a riceverle con speranza. ยซLa vita ci cambiaยป: questa espressione puรฒ suonare come la triste ammissione di essere diventati piรน cinici e duri per non dover soffrire inutilmente o puรฒ essere la testimonianza di come la ยซvita in Cristoยป dร  una forma nuova allโ€™esistenza.

รˆ questa la testimonianza da portare nel mondo. Non si tratta di narrare fatti o ripetere riti, ma di testimoniare lโ€™amore di Dio raccontando, con lโ€™esempio di una vita donata, lโ€™incontro con il Signore che cambia il cuore per renderlo simile al suo.

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Signore Gesรน, narratore della misericordia del Padre, vieni e rimani in mezzo a noi perchรฉ la tua pace porti serenitร  nel cuore dei tuoi discepoli. Tu conosci i miei turbamenti, le delusioni, la stanchezza, ti prego di confortarmi con la tua presenza e di curare le ferite inferte dalle umiliazioni e le cicatrici delle mortificazioni. La tua Parola illumini la mia mente perchรฉ possa riconoscere tra le pagine della Scrittura la biografia spirituale della mia vita e la strada da percorrere per compiere la vocazione alla santitร . Conducimi tu sulle vie della missione perchรฉ sia voce della tua Parola, che chiama allโ€™unitร  e alla concordia, e fammi strumento della tua pace e canale del tuo amore.ย