Commento al Vangelo di domenica 11 Aprile 2021 – p. Ermes Ronchi

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Le ferite del Risorto, alfabeto d’amore

Padre Ermes Ronchi commenta il brano del Vangelo di domenica 11 Aprile 2021.

I discepoli erano chiusi in casa per paura. Paura dei capi dei giudei, delle guardie del tempio, della folla volubile, dei romani, di se stessi. E tuttavia Gesรน viene. In quella casa dalle porte sbarrate, in quella stanza dove manca l’aria, dove non si puรฒ star bene, nonostante tutto Gesรน viene. Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso.

Venne Gesรน a porte chiuse. La prima sua venuta sembra senza effetto, otto giorni dopo tutto รจ come prima, eppure lui รจ di nuovo lรฌ. Secoli dopo รจ ancora qui, davanti alle mie porte chiuse, mite e determinato come un seme che non si lascia sgomentare da nessun nero di terra. Che bello il nostro Dio!

Non accusa, non rimprovera, non abbandona, ma si ripropone, si riconsegna a discepoli che non l’hanno capito, facili alla viltร  e alla bugia. Li aveva inviati per le strade di Gerusalemme e del mondo, e li ritrova ancora paralizzati dalla paura. In quali povere mani si รจ messo. Che si stancano presto, che si sporcano subito. […]

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Mio Signore e mio Dio! Questa dichiarazione al โ€œmioโ€ Dio, non รจ possesso, รจ fedele appartenenza a chi รจ stato capace di rubarmi il cuore, al nido che mi ha lanciato in volo.

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Mio perchรฉ รจ parte di me.

ARRESO ALLA PACE

ยซSe non vedo e non tocco, non crederรฒยป. Povero, caro Tommaso! Vuole delle garanzie, ed ha ragione, perchรฉ se Gesรน รจ vivo tutta la sua vita ne sarร  sconvolta.
Otto giorni dopo Gesรน รจ ancora lรฌ: aria di paura in quella casa. Paura dei Giudei e di se stessi, della propria viltร  nella notte del tradimento. Solo Tommaso ha il coraggio di andare e venire.
La paura รจ la paralisi della vita, e ciรฒ che invece la fa ripartire sono gli incontri, Gesรน lo sa bene. I suoi erano scappati tutti: che cosa di meno affidabile di quel gruppetto allo sbando?
E tuttavia Gesรน viene. Per vivere, anche Dio ha bisogno di comunicare vita, dare respiro, il suo respiro. La misericordia รจ lโ€™identitร  stessa del Padre, una necessitร  divina: oggi devo fermarmi a casa tua.
Gli apostoli hanno provato a convincere Tommaso: abbiamo visto il Signore, ha le mani piagate! Ma lui, il piรน libero di tutti, non ci sta, non si accontenta di parole: se il Maestro รจ vivo, perchรฉ siete ancora rinchiusi qui, invece di uscire nel sole del mondo?
Se lui รจ vivo, cambia tutto.
โ€œA noi giovรฒ piรน lโ€™incredulitร  di Tommaso che non la fede degli apostoliโ€ (Gregorio Magno). Tommaso ci mostra quale grande educatore fosse Gesรน: lo aveva formato alla libertร  interiore, al coraggio di dissentire per seguire la propria coscienza. Maestro di
libertร  e di serietร  nelle scelte. Che bello se anche nella Chiesa fossimo educati piรน alla consapevolezza che allโ€™ubbidienza; piรน allโ€™approfondimento che alla docilitร .
Guarda, metti, tocca! Fai la tua verifica. Il Risorto che parla รจ colui che รจ stato crocifisso, ha le piaghe ancora aperte. Colui che รจ stato crocifisso รจ qui Risorto, ha un corpo di luce che ha attraversato le sbarre delle porte. Croce e Pasqua indissolubili: Croce senza Pasqua รจ cieca, Pasqua senza croce รจ vuota.
E Tommaso si arrende; si arrende non al toccare, ma alla pace che incalza, che palpita, che dilaga. Non allโ€™imporsi della logica, ma allโ€™accensione del cuore.

Ogni esperienza pasquale si riassume nella bellissima professione di fede di Tommaso: mio Signore e mio Dio. Questa dichiarazione al โ€œmioโ€ Dio, non รจ possesso, รจ fedele appartenenza a chi รจ stato capace di rubarmi il cuore, a un nido che mi ha lanciato in volo. Mio perchรฉ รจ parte di me.

โ€œBeati quelli che senza aver visto crederannoโ€. Finalmente una beatitudine per me, per noi, per tutti, per chi fa fatica, per chi cerca a tentoni, per chi inciampa, per chi รจ sulla soglia, per chi vorrebbe lasciarsi ferire dalla luce, ma nessuna โ€œapparizioneโ€ lo ha raggiunto.
Provo a ripetere le parole di Tommaso, nella mia stanza chiusa, nel cuore del silenzio. Ci vuole poco per essere apostolo, un poโ€™ di libertร  e di fuoco; basta cosรฌ poco per essere un profeta minore: ascoltare Dio respirare dentro il mio respiroโ€ฆ

E sento crescere lo Spirito e il suo mistero, mi รจ compagno sulla strada, lโ€™avverto, respiro che sale e si dilata; le sue parole sono fiori di luce.

AUTORE: p. Ermes Ronchi FONTE: Avvenire PAGINA FACEBOOK

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