p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 29 Marzo 2021

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โ€‹Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutte le tue forze e con tutta la tua anima รจ il primo dei comandamenti. E il secondo รจ simile al primo: amerai il prossimo tuo come te stesso.

Il Signore, nel vangelo, ha sempre presentato questi due comandamenti profondamente uniti tra loro. Non solo li ha presentati uniti tra loro, ma li ha anche vissuti come tali.

Si รจ sempre rifiutato di staccare la Legge dallโ€™amore per il prossimo: perchรฉ il sabato รจ fatto per lโ€™uomo e non lโ€™uomo per il sabato. Lโ€™amore verso il Padre รจ sempre stato occasione di amare il paralitico, gli zoppi, i lebbrosi, i prigionieri, i poveri.

Dโ€™altro canto lโ€™amore per i poveri รจ sempre stato motivo di ringraziamento al Padre, perchรฉ loro sono i beati dei quali รจ il regno di Dio, perchรฉ comprendono le profonditร  delle ricchezze del dono del Padre: Ti benedico Padre Signore del cielo e della terra perchรฉ hai tenuto nascoste queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ o Padre, perchรฉ cosรฌ รจ piaciuto a te!

Non ai sapienti che non riescono a comprendere la bellezza del gesto di Maria, รจ stata data questa grazia beatifica e beatificante.

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Da sempre, nella chiesa, si รจ vissuta questa spaccatura tra lโ€™amore al Signore e lโ€™amore ai poveri. Difficilmente nella nostra vita riusciamo a fare sintesi tra il profumo di nardo, assai prezioso, e il venderlo per i poveri. Nella chiesa cโ€™รจ sempre stato chi ha spinto per una maggiore povertร  a servizio dei poveri e chi ha spinto per una ricchezza, magari liturgica, a servizio di Dio. Molte volte ci si nasconde dietro il fatto che in fondo ciรฒ che รจ giusto รจ che la ricchezza sia a servizio dei poveri, ma il piรน delle volte la ricchezza, anche nelle strutture della chiesa, diventa sinonimo di chiusura al povero che non puรฒ nemmeno affacciarsi a quelle strutture, nate per lui ma che, per poterle mantenere, troppe volte lo escludono.

Io credo che quando impostiamo il problema a partire dal dover scegliere tra Dio e lโ€™uomo, noi siamo giร  fuori strada. I due sono una cosa sola per Dio, se noi li contrapponiamo significa che non siamo ancora riusciti a fare sintesi, in noi, tra lโ€™amore per Dio e quello per lโ€™uomo.

Potremmo domandarci cosa significhi cospargere i piedi di Gesรน con dellโ€™olio profumato di vero nardo, assai prezioso. La preghiera รจ senzโ€™altro questo nardo profumato e assai prezioso con cui cospargere i piedi di Gesรน.

Lโ€™attenzione al povero รจ nardo prezioso che รจ gradito a Dio. Lโ€™amore per la vita, nostra e degli altri, รจ nardo prezioso che fa crescere la gloria di Dio. Essere misericordiosi, come รจ misericordioso il Padre Celeste, รจ un preziosissimo nardo con cui noi ungiamo i piedi di Dio ungendo i piedi del fratello.

La caritร  รจ un nardo assai prezioso con cui noi raggiungiamo il cuore di Dio accarezzando il cuore dei fratelli. Potremmo ricordare qui tutte le opere di misericordia corporale e spirituale come gesto di unzione del Corpo di Cristo che sono i poveri. Uno sopra tutti: lโ€™ascolto del fratello che ha bisogno di aprirsi senza preoccuparsi di ciรฒ che gli diremo ma cercando di comprendere e amare ciรฒ che lui ha da dirci.

Diceva s. Giovanni Crisostomo, un padre della chiesa dei primi secoli: non possiamo ricordarci di Dio in chiesa e poi dimenticarci di lui al di fuori. Non possiamo abbellire le nostre chiese maltrattando Cristo nel povero. Questo atteggiamento sarebbe un atteggiamento che prende in giro Gesรน. Infatti a cosa varrebbe, continua il Crisostomo, indorare Cristo in Chiesa se poi lo disprezziamo e lo lasciamo morire per strada?

Domandiamo al Signore la grazia di saper ungere i suoi piedi con del nardo profumato assai prezioso che sia attenzione al povero che ogni giorno incontriamo in noi e intorno a noi!


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM

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