Giorno dell’amicizia: come essere “teneri” con Gesรน?
Anche se non รจ il suo nome ufficiale, io chiamo il lunedรฌ santo il โlunedรฌ dellโamiciziaโ perchรฉ nel Vangelo che ci viene proposto cโรจ lโesaltazione di questo rapporto fondamentale della vita umana cui nemmeno Gesรน si รจ ritratto.
Gesรน si trova nel luogo dellโamicizia, cioรจ Betania, che perรฒ รจ anche luogo di morte, in quanto รจ la cittร di Lazzaro, il redivivo che per il Signore ha deciso di dare un banchetto. Mentre Lazzaro parla e sua sorella Marta serve, ecco lโaltra sorella, Maria, che cosparge i piedi di Gesรน con del profumo buonissimo, largo puro, che in un attimo si spande per tutta la casa. Lโepisodio genera stizza in Giuda che avrebbe preferito comprare delle armi con quei soldi, sebbene dica che โsi potevano darei ai poveriโ.
Ma rimaniamo sul gesto fondamentale di questo racconto: poter ungere il corpo di Gesรน con del profumo. Il solo pensiero di questa azione dovrebbe accendere in ciascuno di noi lโinvidia per non essere stati al posto di Maria. Una cosa cosรฌ tenera, un privilegio cosรฌ importante.
Eppure: noi possiamo ungere il corpo di Dio?
AUTORE: don Marco Scandelli
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