Passione di corpi
Quella che ascoltiamo questa domenica delle Palme รจ una Passione di corpi che si incontrano e si scontrano, che si toccano per dire amore o la sua assenza, per unire o per tradire.
Il corpo dellโuomo Gesรน fin dal suo concepimento in Maria รจ luogo di tutta lโesperienza di Dio che incontra lโumanitร . La nostra fede non รจ fatta di parole e basta, di formule o teorie, ma prima di tutto รจ fatta di corpi umani. Il primo quello di Gesรน e poi il nostro, il mio.
Nel lungo racconto evangelico di questa domenica, con il quale da tradizione liturgica ci introduce alla Settimana Santa, ho voluto soffermare la mia attenzione piรน alla dimensione corporea che alle parole, consapevole che non si possono separare nettamente. Ho voluto perรฒ raccogliere la provocazione dei tanti gesti fisici descritti dallโevangelista Marco per lasciarmi davvero โtoccareโ da questo racconto che รจ sempre uguale nella forma letteraria, ma ogni volta รจ nuovo, non perchรฉ cambiano le parole, ma perchรฉ sono io ad essere diverso dallโultima volta che lโho ascoltato. Il Vangelo quindi รจ sempre nuovo per ognuno che lo affronta legandolo alla propria vita.
Questa Quaresima mi ha riservato una esperienza fisica davvero molto intensa, che per ben tre settimane ha occupato tutte le mie energie e pensieri. Mi sono ammalato di covid, e dopo i primi giorni di febbre nei quali sembrava avere un decorso abbastanza indolore a casa, sono stato ricoverato per due settimane in ospedale per polmonite. Lโattenzione per il mio corpo e per quella cosa cosรฌ banale che รจ il respirare รจ diventata la prioritร su tutto. Ho davvero โtoccatoโ con mano la mia dimensione fisica umana cosรฌ fragile, e nello stesso tempo ho sperimentato come i gesti fisici piรน piccoli di cura da parte dei sanitari mi hanno davvero salvato, e mi hanno ridonato autonomia. Quante piccole azioni fisiche e gesti mi hanno ridonato salute e vita, sia quelli che ho visto che quelli dei quali non mi sono reso conto. Ho sentito tante mani sul mio corpo per accudirlo, pulirlo, curarlo e finalmente renderlo di nuovo autonomo. E sono stati tutti gesti di amore, fatti con tanta professionalitร , ma per me erano davvero segno di un Amore piรน grande.
Il racconto della Passione secondo Marco si apre con un racconto che viene poco ricordato, eppure Gesรน stesso dice che sarร ricordato nei secoli. Si tratta dellโepisodio dellโunzione di Betania, quando poco prima del precipitare degli eventi, Gesรน in casa di un lebbroso (un malatoโฆ un maledetto secondo la mentalitร religiosa perversa del tempo) viene raggiunto da una donna che senza parole compie un gesto particolare, fisico, che colpisce Gesรน nellโanimo mentre scandalizza altri. Questa donna rompe un vaso e versa tutto il suo prezioso contenuto sul capo di Gesรน. ร un gesto che richiama la sposa del re che profuma il suo sposo, richiama una consacrazione che รจ riservata solo ai sacerdoti e richiama il gesto totale di amore che Gesรน sta per fare con il suo corpo sulla croce. La donna rompe il vaso perchรฉ tutto il profumo cada su Gesรน, senza tenere nulla per sรฉ stessa, senza rimpianti o calcoli umani. Questa donna riconosce con un gesto che tutta la vita fisica di Gesรน รจ un corpo donato agli uomini per amore, totalmente senza riserve e calcoli. Questa donna ha capito Gesรน piรน di tutti gli altri, compresi i suoi discepoli che litigano, si scandalizzano, scappano e non sono capaci di rimanere fedeli. Il gesto di amore totale della donna fa da contrasto ad un altro gesto che Gesรน riceverร sulla sua testa, il bacio di Giuda. Quel gesto fisico che in apparenza sembra amore in realtร comunica il suo contrario.
E infine รจ davvero singolare che un pagano, un centurione, che non รจ certamente un discepolo di Gesรน, vedendo il modo con il quale Gesรน muore arriva a capire tutto di lui (โil centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: โDavvero questโuomo era Figlio di Dio!โ). La vetta della fede non passa per le parole ma per i gesti, per lโesperienza concreta della vita donata per amore.
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Le due settimane di ospedale mi hanno donato questa esperienza fisica che non pensavo toccasse cosรฌ profondamente anche il mio spirito. Ho capito molto del Vangelo e di come sia davvero la โbuona notiziaโ di Dio che entra nella vita e che attraverso anche i piรน piccoli gesti concreti della vita, se sono per amore, mostrano Dio!
Il nostro fragile e limitato corpo รจ davvero luogo dellโincontro con Dio molto piรน del piรน grandioso santuario o edificio di culto. I nostri gesti dโamore, anche quelli piรน semplici, sono piรน potenti di qualunque liturgia. Posso anche pensare di avere la fede piรน grande del mondo, ma se i miei gesti non comunicano vita e amore, allora mi allontanano da Dio e lo tradiscono quotidianamente.
Di questa donna che versa il prezioso nardo sul capo di Gesรน non viene detta lโidentitร , ma il Signore stesso dice che il suo gesto sarร ricordato per sempre.
Io conosco lโidentitร di questa donna, e ne sono profondamente certo. Il nome di questa donna รจ tutti i nomi di chi mi ha curato, si chi ha versato il suo tempo, la sua professionalitร , la sua preoccupazione su di me. Questa donna รจ la mia comunitร parrocchiale di Moniga che ha fatto di tutto per farmi arrivare una vicinanza che mi ha ridato energia. Questa donna sono tutti coloro che ho visto prendersi cura senza riserve e calcoli per altri.
Gesรน sulla croce รจ morto abbandonato solo apparentemente. I suoi amici erano fuggiti ma quellโolio dal suo capo era arrivato al cuoreโฆ e cosรฌ ha donato la sua vita, ha donato il suo corpo per amore, e per sempre, mostrando cosรฌ la via di Dio.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)
