Per mantenere un sito diocesano o parrocchiale aggiornato nel tempo, il sito deve avere una redazione che ne curi i contenuti. Nel tutorial di questa settimana analizziamo come si crea, si organizza e si mantiene questa redazione.
Sia che si tratti di un piccolissimo gruppo di 2 o 3 persone, sia che si tratti un gruppo piรน allargato, che comprenda anche persone di uffici o settori diversi, perchรฉ il lavoro proceda in modo da ottenere il miglior risultato possibile, รจ importante che questa redazione sia organizzata in modo efficiente e funzionale al lavoro da svolgere.
Il rischio altrimenti รจ quello di avere un sito povero di contenuti e aggiornato in modo occasionale, con momenti di silenzio anche di mesi, che quindi difficilmente raggiunge gli utenti che potrebbero essere interessati alle nostre attivitร e contenuti.
Solitamente nella redazione di un giornale cartaceo o online sono distinguibili una serie di ruoli strutturati (Direttore responsabile, Vicedirettori, Caporedattori, Capiservizio) che si occupano di coordinare e orientare il lavoro di giornalisti e inviati, cosรฌ come esistono una serie di procedure e di documenti che organizzano la produzione degli articoli.
Naturalmente per gestire un piccolo sito diocesano non รจ necessario strutturarsi in modo cosรฌ articolato (a meno di non avere una realtร veramente grande e strutturata), ma ci sono alcuni elementi organizzativi che non possono mancare per fare un buon lavoro.
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In primo luogo in una redazione di una testata esistono un capo-redattore e una linea editoriale: anche se non per forza in termini formali, ma almeno in termini sostanziali questi due elementi devono essere presenti anche nella redazione di un sito diocesano.
Il caporedattore รจ infatti quella figura che coordina il lavoro di tutti i redattori, fissa le scadenze, si fa garante del calendario delle pubblicazioni e della linea editoriale. Questa figura di coordinamento e di indirizzo non puรฒ mancare neanche nella nostra redazione di un sito e deve essere chiaramente riconoscibile. Questo รจ molto utile non solo per il lavoro ordinario, ma anche perchรฉ tutti sappiano a chi rivolgersi in caso di eventuali โcrisiโ (la comunicazione di un evento importante o grave).
La linea editoriale fissa il tono di voce che vogliamo tenere nello scrivere e il contenuto generale della nostra comunicazione. ร bene definirlo almeno allโinizio del nostro lavoro o allโinizio di un nuovo anno di lavoro redazionale, in modo che sia stabilito chiaramente e sia noto a tutti quelli che contribuiscono al sito.
Per fissare la nostra linea editoriale รจ importante almeno allโinizio del lavoro, raccogliere insieme la redazione per ragionare su 3 elementi:
- Il nostro target: ovvero le persone a cui vogliamo parlare (i catechisti? I giornalisti? I giovani?)
- I nostri obiettivi: ovvero cosa vogliamo ottenere con il nostro sito (diffondere la parola del Vescovo? Invitare piรน persone ai nostri eventi parrocchiali?)
- I nostri contenuti: ovvero mettiamo a fuoco quali sono i contenuti importanti che vogliamo assolutamente diffondere con la nostra presenza online.
Una volta che abbiamo chiarezza su questi contenuti fondamentali possiamo passare a organizzare il nostro lavoro concreto, definendo i Ruoli nella redazione e il nostro Calendario delle pubblicazioni.
Rispetto alla definizione dei ruoli non รจ necessario avere una struttura rigida come quella di una grande redazione, ma รจ importante sapere in linea generale di cosa si occupa ciascuno: chi si occupa di moderare e rispondere ad eventuali commenti, chi pubblica le omelie del vescovo, chi inserisce gli eventi della pastorale giovanile?
Il Calendario delle pubblicazioni รจ un documento fondamentale che ci aiuta a prevedere quando pubblicare i nostri articoli inserendoli in un calendario visibile a tutti.
A questo scopo si possono anche utilizzare degli strumenti condivisi e accessibili online come Google Calendar o i documenti condivisi. Questo aiuta a tenere il calendario sempre aggiornato e tutti possono consultarlo.
ร utile prendere lโabitudine di impostare un calendario di massima a scadenze regolari (una volta al mese, una volta a settimana, a seconda del numero dei contenuti). Sul calendario possiamo inserire ricorrenze importanti su cui dovremo sicuramente pubblicare degli articoli, eventi in programma. In questo modo non rischiamo di avere momenti con troppi contenuti e altri completamente vuoti. Una volta inseriti in calendario i contenuti che giร sappiamo di avere, non ci resta che pianificare contenuti aggiuntivi per i periodi che vediamo essere piรน โmortiโ.
Testo a cura di Francesca Triani
