don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 25 Marzo 2021

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Celebrazione della speranza quella odierna.
Torna ogni anno questa festa a ricordarci che quando Dio ha a che fare con lโ€™uomo non elabora teorie nรฉ consegna dottrine ma suscita eventi che interpellano la libertร  degli interlocutori e coinvolge persone che siano segno del suo impenitente desiderio di ristabilire alleanza con lโ€™umanitร . Dio vuole legarsi allโ€™uomo tanto da offrire un segno che pure non รจ richiesto: un bambino. รˆ lui a prendere lโ€™iniziativa anche se Acaz di turno dietro una mancanza di fede preferirร  non legarsi a Dio, perseguendo la propria strada. Acaz sa che chiedere a Dio un segno significherebbe compromettersi.

E per tutta risposta Dio perde la pazienza: non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perchรฉ ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? E quando perde la pazienza Dio ritesse legami.Ecco il vangelo: anche di fronte allโ€™ostinata incredulitร  dellโ€™uomo Dio non cessa di suscitare vita. Dio non abbandona lโ€™umanitร  allโ€™esperienza della tenebra. Ad una umanitร  indebolita dal peccato e smarrita dal dubbio, Dio invia Gabriele, fortezza di Dio. Dร  speranza sapere che anche le nostre fragilitร  stanno a cuore a Dio e sono costantemente sorrette dalla sua forza.

E oggi celebriamo appunto un evento: Dio sceglie di venire ad abitare in un cuore e in una casa, il cuore e la casa di Maria. Ma Maria non abita una terra ortodossa, abita, piuttosto una terra di confine qual era la Galilea. A Dio sta a cuore ogni nostra marginalitร  se รจ vero che i passi della salvezza hanno inizio in Galilea e termineranno in Galilea, lร  dove il Risorto darร  appuntamento ai discepoli.
Il tutto in una condizione di impossibilitร : Dio fa grazia ad una coppia a tutta prima infeconda.

A una vergine, dice il vangelo, viene fatta questa proposta. Cosa puรฒ voler dire per noi? Non perchรฉ gli interessi la nostra fisicitร  intatta, ma la freschezza del cuore. Verginitร  come capacitร  di accettare di vederci per quello che siamo. รˆ il coraggio e lโ€™umiltร  di toglierci le maschere, di accettare ogni nostro aspetto per esprimere disponibilitร  nei confronti del nuovo, dellโ€™inedito, il non essere schiavi del giร  visto.
Questa capacitร  di apertura interiore che diventa libera accoglienza, รจ la condizione perchรฉ possa avvenire lโ€™incarnazione del divino nellโ€™umano ancora ora, ancora qui.

A Maria lโ€™angelo annuncia: il Signore รจ con te. Nessuno di noi รจ solo. Nessuno รจ abbandonato ad un destino cieco e insensato. รˆ a noi che viene ripetuto: il Signore cammina al tuo fianco anche in questo frangente in cui forse sperimenti tutta la tua personale infeconditร .
La storia, anche la tua, non รจ vuota ma รจ riempita di compagnia divina: i tuoi giorni non sono mai giorni di solitudine ma sempre giorni accompagnati. Qualcuno condivide con te il pane della gioia come il pane dellโ€™afflizione. A ciascuno Dio ripete: io ci sono, ci sono per te.
Non temereโ€ฆ Come si fa a non aver paura? Puoi non aver paura perchรฉ Dio รจ colui che abbassa i cieli e discende: nulla รจ piรน irraggiungibile. Dio stesso si รจ abbassato per raggiungerti. Non รจ piรน in alto. Forse qualcosa della tua vita giร  comincia ad assomigliargli. Prova a scrutarne i segni del suo apparire. Forse qualcosa anche dentro di te giร  indica il rigonfiamento della sua presenza proprio come quello di una donna in attesa che a suo tempo partorirร .

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Nulla รจ impossibile a Dio. E lโ€™impossibile โ€“ lo sappiamo โ€“ si รจ giร  realizzato. E si รจ realizzato perchรฉ una ragazza ha offerto se stessa, ha offerto il suo grembo. Da quel giorno lโ€™impossibile รจ divenuto la via ordinaria dellโ€™umanitร .
Scopriamo cosรฌ che si รจ credenti solo se accettiamo di tentare le cose impossibili. Non cโ€™รจ altra strada se vogliamo che il Cristo entri ancora nella nostra storia personale e sociale come segno di una presenza divina che altrimenti rischia di rimanerci nascosta.

Maria non sa ancora come accadrร  quello che lโ€™angelo le ha annunciato; nondimeno, perรฒ, pur senza sapere come รจ possibile, sa che รจ possibile. Per questo si farร  discepola della vita che diventerร  per lei il luogo e il tramite mediante il quale il Signore le offrirร  indicazioni. Prima ancora che il suo corpo รจ la sua obbedienza ad offrire un grembo a ciรฒ che il Signore vorrร  compiere in lei e attraverso di lei.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM

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