Commento video al Vangelo di p. Alberto Maggi OSM
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SE IL CHICCO DI GRANO CADUTO IN TERRA MUORE, PRODUCE MOLTO FRUTTO
Verso la conclusione del brano del vangelo di oggi, che รจ il capitolo 12 del vangelo di Giovanni, al versetto 28 Gesรน chiede โPadre, glorifica il tuo nomeโ e, ci scrive lโevangelista, โVenne allora una voce dal cielo: lโho glorificato e lo glorificherรฒ ancoraโ. Ebbene, รจ strana la reazione delle persone. Commenta lโevangelista โLa folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: un angelo gli ha parlatoโ. Comโรจ possibile? Dio parla eppure alcuni pensano che รจ un tuono e altri un angelo? Sono gli effetti nefasti della religione, che da una parte presentano un Dio che รจ lontano dagli uomini, che non si rivolge a loro direttamente, ha bisogno di mediatori, eccolo perchรฉ dicono โun angeloโ, e dallโaltra un Dio che mette paura, il tuono รจ quello che fa paura. Ebbene, Gesรน nella sua attivitร , nel suo insegnamento ha presentato un Dio che non รจ lontano, ma che รจ vicino, che รจ intimo allโuomo, un Dio che non mette paura, ma la toglie.
Ebbene, la reazione delle autoritร religiose di fronte a questa nuova proposta dellโimmagine di Dio non รจ di allegria, ma รจ di allarme; cโรจ stata una riunione del sinedrio, drammatica, dove il sommo sacerdote ha detto โSe lo lasciamo fare, tutti crederanno in luiโ. Cโรจ allarme nelle autoritร religiose e, poco prima dellโinizio del brano di oggi, ci sono i farisei, che ormai sono sconsolati, che dicono tra di loro โVedete che non concludete nulla? Ecco il mondo gli รจ andato dietroโ. Perchรฉ questo? In ogni persona cโรจ un desiderio di pienezza di vita e le persone sentono in Gesรน, nel volto del Padre che lui presenta, la risposta al proprio desiderio di pienezza di vita e tutti accorrono a Gesรน.
E tra questi, scrive lโevangelista, ci sono alcuni che erano saliti per il culto, ma, anzichรฉ andare nel tempio, si sentono attratti da Gesรน perchรฉ in Gesรน si manifesta e si rende visibile la pienezza dellโamore del Padre, e cโerano anche alcuni greci; per i โgreciโ si intende stranieri. Costoro non osano avvicinarsi a Gesรน perchรฉ sanno la diffidenza dei giudei verso i pagani, e allora cercano tra i discepoli uno piรน aperto e lo trovano in Filippo, perchรฉ Filippo ha un nome greco e quindi si presume ha una mentalitร piรน aperta, e gli chiedono โSignore, vogliamo vedere Gesรนโ.
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Ma Filippo, che pure era stato tanto baldanzoso quando si era trattato di portare Natanaele da Gesรน, questa volta esita, va a chiederlo a chi? Ad Andrea, lโaltro dei discepoli che ha un nome greco. Questo fa comprendere la grande difficoltร di apertura da parte della comunitร di Gesรน verso il mondo dei pagani, verso il mondo degli stranieri, la resistenza che cโรจ stata; e insieme vanno da Gesรน. La risposta di Gesรน sembra non entrarci nulla con questa richiesta di essere visto perchรฉ dice โร venuta lโora che il Figlio dellโuomo sia glorificatoโ. Gesรน sta parlando della sua morte in croce.
In realtร la sua risposta significa perchรฉ รจ nella morte in croce di Gesรน che si vedrร lโamore universale di Dio: un amore che non รจ riservato per un popolo, per un gruppo, ma per tutti quelli che lโaccolgono. Ecco perchรฉ nella croce di Gesรน il cartello con le motivazioni della morte fu messo nelle tre lingue principali: la lingua del posto, lโebraico, la lingua dei dominatori, il latino, e quella che era conosciuta a quellโepoca come universale, la lingua greca. Lโamore di Dio รจ universale.
E Gesรน parla del morire non come di una sconfitta, ma come di unโesplosione di vita dellโindividuo e prende un esempio che tutti possono comprendere: il chicco di grano. Nessuno guardando il piccolo chicco di grano puรฒ immaginare lโenergia, la bellezza che contiene; perchรฉ questa si manifesti ha bisogno delle condizioni adatte. Dice Gesรน โCade in terra, muore e produce molto fruttoโ. Nel chicco di grano cโรจ unโenergia, una forza che attende soltanto le condizioni adatte per liberarsi e manifestarsi in tutta la sua pienezza-. Cosรฌ รจ in Gesรน e cosรฌ รจ in ognuno di noi, la morte non distrugge. In ognuno di noi creati a immagine e somiglianza di Dio c’รจ un’energia, una capacitร , una forza dโamore che nel breve e limitato periodo della nostra esistenza, per quanto lunga essa possa essere, non si puรฒ manifestare . Ebbene, quando arriva il momento della morte tutta questa energia che รจ dentro di noi si libera, si manifesta e ci trasforma: eravamo un chicco di grano, ci trasformiamo in una splendida spiga.
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