p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
โVogliamo vedere Gesรนโ รจ desiderio espresso da alcuni greci in una domanda a Filippo: รจ un desiderio di incontro con Gesรน. โvedereโ nel IV vangelo รจ verbo che indica una ricerca del senso degli eventi. A questa richiesta Gesรน risponde parlando della sua ora, di glorificazione e di morte: โEโ venuta lโora che il figlio dellโuomo sia glorificato. In veritร , in veritร io vi dico: se il chicco di grano caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverร per la vita eternaโ
Gesรน parla di sรจ, del suo cammino e ne parla utilizzando un riferimento fodnamentale allโora: lโora della sua vita รจ il momento in cui si consegna al Padre per amore. La sua vita รจ come un chicco di grano gettato in terra che muore. Consegnato nel tradimento, รจ in realtร lui stesso che nella sua libertร si consegna per tutti. Nel suo perdere la sua vita genera una feconditร nuova. La gloria di Gesรน si rivela nel dono della sua vita e nellโamore che giunge fino al segno supremo sulla croce.
Lโora annunciata a Cana, detta vicina nel dialogo con la donna di Samaria, adesso รจ giunta: โEโ venuta lโora che il figlio dellโuomo sia glorificatoโ. Lโora di Gesรน รจ ora della sua passione ma nel medesimo tempo รจ ora di glorificazione. Ciรฒ appare una contraddizione. Ma sarร lโora in cui tutti volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto e lรฌ vedranno il volto di Dio come amore. Innalzato da terra, Gesรน attira ogni cosa a sรฉ. Lโora di Gesรน รจ tempo finale che irrompe nel presente e rende vicino la misura smisurata dellโamore di Dio per lโumanitร . Gesรน vive paura ed angoscia di fronte a questโora ed invoca โPadre glorifica il tuo nomeโ. Il Padre รจ coinvolto e presente nellโora di Gesรน, e conferma la via che Gesรน sta seguendo.
Gesรน propone la sua via a coloro che lo seguono: รจ una via in cui vi รจ un morire, cioรจ un venir meno a tutte le pretese che comportano tenere la vita centrata su di sรฉ, a tutto ciรฒ che impedisce di semplificare lโesistenza rendendola unificata e orientata ad un dono. Non si tratta di una morte fisica ma di un movimento di lasciar andare tante cose inutili. Per questo il morire non รจ lโultima parola, ma diviene occasione per un rinascere, per vivere in una dimensione nuova, nella semplicitร , nel vivere per gli altri, come Gesรน che nel suo venir meno alla pretesa di trattenere la sua vita, facendola dono, ha vinto la morte e ha aperto una nuova speranza. Morire implica venir meno a tuti i disegni di grandezza e affermazione per lasciar spazio alla relazione con Gesรน, al sapersi sorelle e fratelli suoi, inviati a portare la benedizione che proviene dallโincontro con lui a tutti.
Gesรน รจ passato facendo del bene: la sua parola e il suo gesto di benedizione era per tutti. Questo morire non รจ solo dei singoli, ma devโessere esperienza di comunitร . Anche la chiesa e le chiese oggi sono chiamate a ritornare al vangelo, a ritornare a Gesรน, nonostante le incapacitร e perdita di orizzonte nel non lasciarsi confrontare con i gesti e le parole di Gesรน, con la gioia e la benedizione del suo vangelo, per tutti e soprattutto per i poveri. Gesรน manifesta la sua gloria sulla croce: coloro che hanno visto la sua โgloriaโ non possono non seguire i passi che lui ha percorso. Sono chiamati ad essere benedizione per tutti e a pensare la prorpia esistenza come il chicco di grano che si perde nella terra ma solo cosรฌ da inizio ad una nuova vita.
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