“Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono”
Chi educa un figlio sa bene che per dare valore ad una regola ed esigere che sia rispettata deve osservarla per primo. Quante volte invece chi frequenta maggiormente la Chiesa, a cominciare dagli stessi pastori, viene accusato di non vivere con coerenza quanto annuncia o dice di credere. Questa incoerenza a volte impedisce di avvicinarsi al Signore o ostacola chi è già in cammino. Ma in un certo senso è proprio la distanza, quasi incolmabile, tra quanto annunciato e quanto vissuto che rende evidente come la Chiesa e la pratica della fede non sia una invenzione umana.
Se fosse stata pensata dagli uomini i suoi insegnamenti sarebbero stati molto più accondiscendenti e più facilmente mutabili in base ai mutamenti sociali. Gesù stesso è consapevole del pericolo dello scandalo e dell’incoerenza. Se da un lato non la giustifica, tuttavia non legittima nemmeno chi si scandalizza. Anzi, evidenzia quanto sia importante vivere secondo quanto annunciato, anche se chi annuncia non è un testimone esemplare. Gesù è stato così umile da affidare a noi uomini, alla nostra fragilità e incoerenza, l’annuncio del suo sapiente insegnamento e la trasmissione del suo amore esemplare. Ha posto un tesoro dal valore immenso in fragili vasi. Chiedi al Signore la sua grazia per custodire come meglio puoi il grande tesoro che ti è stato affidato.
In breve
Gesù ha affidato l’annuncio del suo sapiente insegnamento divino e la trasmissione del suo amore esemplare, alla nostra fragilità e incoerenza. Quanta umiltà e quanta fiducia ha Gesù per l’umanità!
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