Commento al Vangelo del 28 Febbraio 2021 – don Giovanni Berti (don Gioba)

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La montagna del cuore

Dal deserto alla montagna. La Quaresima ci porta nel giro di una settimana in due posti completamente diversi, quasi opposti, e con altrettanto opposte tempistiche.

La prima domenica il Vangelo ci racconta di Gesรน che per 40 giorni รจ nel deserto, ed รจ umanamente da solo, a parte il tentatore da un lato e gli angeli dallโ€™altro. Nella seconda domenica lโ€™evangelista Marco ci porta sullโ€™alto monte (senza alcunโ€™altra indicazione) dove cโ€™รจ Gesรน, tre dei suoi discepoli, Mosรจ con Elia.

Da come รจ narrato lโ€™episodio potremmo anche azzardare che sarร  durato, non 40 giorni, ma forse meno di 40 secondiโ€ฆ Infatti il linguaggio che usa lโ€™evangelista piรน che descrivere la scena esteriormente, dal punto di vista degli occhi e delle orecchie degli apostoli, sceglie il punto di vista del loro cuore e della loro fede.

La trasfigurazione รจ unโ€™esperienza di luce interiore che accade in una fase della vita di Gesรน e dei suoi discepoli che รจ molto difficile. Tutti gli evangelisti che raccontano questa scena, lo fanno dopo aver ricordato che Gesรน ha annunciato la sua morte. I discepoli di Gesรน si accorgono ben presto che il loro straordinario Maestro e Amico non ha un futuro roseo davanti a sรฉ. Anche se compie prodigi e le folle in quel momento lo seguono, i suoi nemici aumentano proprio tra le autoritร  religiose, e lui stesso predice che alla fine del suo percorso umano non cโ€™รจ un trono, ma la croce.

I discepoli, qui rappresentati da Pietro, Giacomo e Giovanni, sono in un crescete deserto interiore e il rischio di perdere fiducia nel loro Maestro รจ forte. Sono sicuramente sfiduciati perchรฉ fanno i conti anche con le loro stesse difficoltร  umane e spirituali. Sono litigiosi tra loro, sono portati a pensare piรน al successo che al dono della vita, sono tentati di addomesticare gli insegnamenti di Gesรน secondo quel che pensano loro e non quel che lui insegna.

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In questa situazione ecco lโ€™esperienza della trasfigurazione. Giร  la parola indica qualcosa di strano e difficile da spiegare. Di fatto in un luogo โ€œaltoโ€ per un momento sono elevati e ricevono in dono la comprensione di chi รจ veramente Gesรน e il perchรฉ vale la pena seguirlo nonostante tutte le fatiche, i dubbi e gli sbagli che possono commettere. Lโ€™evangelista ci descrive Gesรน luminoso e che parla con i due capisaldi della tradizione religiosa del loro tempo, Elia e Mosรจ, cioรจ la Profezia e la Legge. Se Gesรน รจ in mezzo a questi due allora davvero รจ il Messia tanto atteso, allora si che รจ Colui che aspettano da sempre.

Ma lโ€™esperienza piรน forte รจ quella voce che sentono piรน con le orecchie del cuore che con quelle esteriori, e che รจ la voce di Dio. Questa voce dice che Gesรน, il loro Maestro, รจ amato da Dio e va quindi ascoltato. Non รจ un ordine ma una illuminazione interiore che parla al cuore.

Pietro spaventato e disorientato esclama โ€œEโ€™ belloโ€ฆโ€. Eโ€™ disorientato come quando uno prova una fitta dโ€™amore per la persona amata cosรฌ forte da perdere la testa e sragionare. Eโ€™ lโ€™amore che fa questi scherzi.

โ€œEโ€™ belloโ€ฆโ€ รจ forse lโ€™espressione piรน semplice e universale che si puรฒ capire guardando lโ€™espressione del volto e degli occhi anche di persone di unโ€™altra lingua.

Pietro e gli altri sentono per un momento una fitta dโ€™amore nel cuore che li ripaga di tutte le fatiche, scioglie i nodi della mente e del cuore, e apre davanti agli occhi dello spirito un panorama bellissimo. Per un attimo, non sappiamo quanto, sentono Dio nel cuore e la loro vita di discepoli dietro a Gesรน appare bellissima ed eterna. Loro vorrebbero che durasse sempre, ma non รจ possibileโ€ฆ

La collocazione su un alto monte, anche se qui appare quasi piรน un elemento letterario, non puรฒ che richiamare la bellezza delle vere esperienze in alta montagna. Chi ha avuto anche solo una volta la possibilitร  di salire qualche alta vetta, quando arriva, anche se ci rimane per poco, prova una esperienza di pace che rende tutto il faticoso cammino di arrivo parte della bellezza stessa. E quando si scende a valle, la bellezza sperimentata continua a riempire la mente, con la voglia di ritornare anche costasse piรน fatica.

Non dovrebbe in fondo essere questa lโ€™esperienza della preghiera cristiana? Pregare รจ salire anche solo per poco in alto e sentire gli orizzonti di Dio aprirsi davanti al cuore provando una pace che ci fa dire โ€œche bello!!โ€, e cosรฌ ricominciare la vita ordinaria con slancio e ottimismo.

Abbiamo bisogno anche noi, specialmente in questo difficile momento storico, di sentire Gesรน luminoso nel cuore, di sentire la voce di Dio dentro, di allargare gli orizzonti dello spirito. Lo possiamo fare nella preghiera e anche, come la voce di Dio dice ai discepoli, ascoltando la parola del Vangelo.

Aprire il Vangelo รจ come aprire per un attimo la finestra della mente su Dio. Se lo facciamo possiamo fare lโ€™impagabile esperienza di pace che si prova sullโ€™alto monte della trasfigurazione, che dice anche al nostro cuore stanco โ€œtu sei amatoโ€ฆโ€, e anche noi alla fine ci sentiamo trasfigurati.


Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)

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