I passaggi della vita
Lungo il cammino della vita non รจ sempre facile capire dove Dio ci stia portando. Ci sono passaggi decisivi in cui non ci resta che consegnare a Lui i nostri desideri. Come su un sentiero di montagna, a volte ci ritroviamo dentro una nube, dove predomina il sentimento dellโincertezza e della solitudine. Quante volte ci siamo fermati attoniti, incapaci di capire il senso di quello che stava accadendo, ci siamo chiesti probabilmente perchรฉ il Signore ci avesse portato proprio lร , dentro situazioni incomprensibili. ร quaresima non solo nelle settimane che ci preparano alla Pasqua, ma tutte le volte che ci sentiamo morire, per tutte le volte che aspettiamo di risorgere.
Consegnare il futuro
A ben guardare รจ proprio questo lโitinerario che ci viene proposto nella seconda domenica di quaresima. Nella prima lettura, il libro della Genesi ci mette infatti davanti a una richiesta incomprensibile di Dio: consegnare a lui con fiducia il nostro futuro. Che cosโรจ infatti un figlio per un padre se non le attese, la speranza, una possibilitร di riscatto? Ad Abramo quel futuro รจ stato donato, la promessa รจ stata mantenuta. Dovโรจ allora il problema? Ci sembra di capire che piano piano Abramo si sia concentrato talmente tanto sul suo futuro, sui suoi doni, sulle sue possibilitร da aver dimenticato tutto il resto. Nel cuore di Abramo cโรจ spazio solo per il suo progetto, proprio come un padre che si illude di poter tirar su un figlio a sua immagine, con le sole sue forze, con la pretesa di poterne fare quello che vuole.
Cโรจ in Abramo una sorta di delirio di onnipotenza che lo porta a prendere il posto di Dio. Per questo, credo, Dio chiede ad Abramo di rimettere ordine nel suo cuore: un tempo, allโinizio della sua vocazione, Dio aveva chiesto ad Abramo di consegnare il suo passato (ยซlascia la casa di tuo padreยป), ora gli chiede di consegnare anche il futuro (ยซprendi tuo figlioโฆe offriloยป). Solo in questo modo ci sarร spazio per accogliere di nuovo Dio nella sua vita. Moria, il luogo del sacrificio di Isacco, puรฒ essere riletto perciรฒ come il luogo della purificazione degli affetti, lร dove Dio ci chiede di rimettere ordine nel nostro cuore.
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Scelte difficili
Questo itinerario prosegue nel racconto del Vangelo di Marco, perchรฉ anche lรฌ siamo a un punto di svolta: Gesรน sta per intraprendere il suo cammino verso Gerusalemme. Gesรน prenderร questa decisione con determinazione, nella consapevolezza della sofferenza a cui puรฒ andare incontro. Anche lungo la sua strada verso la croce ci saranno eventi dolorosi incomprensibili: il tradimento dellโamico, lโumiliazione del processo, il silenzio del Padreโฆ e anche per Gesรน si tratterร di entrare in una consegna.
A differenza di Abramo, Gesรน non consegna solo il suo futuro, ma arriva a consegnare se stesso: ยซnelle tue mani consegno il mio spiritoยป. Ecco dunque verso dove ci porta la quaresima e a cosa ci prepara: vivere la consegna di noi stessi nelle braccia del Padre. Ma come Dio riconsegna ad Abramo il figlio (cioรจ il suo futuro), cosรฌ il Padre riconsegna a Gesรน la vita. Ciรฒ che รจ consegnato a Dio ci viene restituito nella gloria.
Vedere le cose come stanno
Lungo questo itinerario della vita dunque Dio pone per noi quei momenti in cui si trasfigura, si fa vedere, cioรจ, cosรฌ comโรจ: al di lร (trans) dellโapparenza sensibile (figura), al di lร di come le cose possono sembrare, Dio ci consente di cogliere nelle cose ordinarie e a volte dolorose, la sua delicata presenza.
Si fa vedere cosรฌ comโรจ e ci permette di vederlo attraverso quella finestra che รจ la Sacra Scrittura. ร la Parola che ci consente di riconoscere la sua presenza. In questo testo di Marco, infatti, Gesรน dialoga non a caso con Mosรจ ed Elia, non solo perchรฉ il ritorno di questi due personaggi era atteso nella tradizione ebraica come segno dellโavvento del Messia, ma anche perchรฉ essi incarnano lโintera Scrittura: Mosรจ rappresenta la Legge (visto che a lui era attribuito il Pentateuco), Elia era il profeta per eccellenza rapito in un carro di fuoco. Lo stesso Gesรน, nel Vangelo, usa piรน volte questa locuzione โla Legge e i Profetiโ proprio per dire lโintera Scrittura.
Nellโincomprensione, ascoltare il Figlio
La Parola di Dio ci svela la presenza del Signore anche laddove sembra difficile riconoscerlo: nel cammino della passione che Gesรน sta per iniziare a percorrere, la divinitร si nasconde, come dirร santโIgnazio negli Esercizi spirituali. Proprio perchรฉ nei momenti difficili facciamo fatica a vedere la presenza di Dio, la sua Parola ci aiuta a entrare nella nube che avvolge la strada. Anche i discepoli infatti sono avvolti in una nube, segno dellโincomprensibilitร dellโagire di Dio, ma, mentre sono dentro quella nube, ascoltano la voce del Padre che dona loro lโindicazione fondamentale della nostra vita, preannunciata giร nel momento del battesimo di Gesรน: questi รจ il mio figlio, ascoltatelo! Ed รจ questo che dobbiamo fare mentre percorriamo la strada dellโincomprensione: ascoltare (solo) il Figlio!
E se abbiamo paura di riprendere il cammino, se abbiamo paura di perdere quella presenza del Signore che abbiamo sperimentato, non cโรจ da temere, non vale la pena costruire delle capanne per rinchiudere e fissare quello che abbiamo sperimentato. Occorre invece scendere, continuare a camminare, cโรจ bisogno di annunciare, senza fermarsi, anzi raccontando come il Signore si รจ preso cura di noi.
Leggersi dentro
- In che modo il Signore mi sta chiedendo di mettere ordine nel mio cuore?
- In che modo il Signore si sta rendendo presente nella mia vita?

Fonte
