In questa prima domenica di Quaresima, tempo forte di digiuno ed astinenza, la Liturgia ci offre un magro, scarno ed asciutto Vangelo: solo quattro celerissimi versetti, che si manifestano come altrettante fugaci pennellate, stese, ma ci piacerebbe adoperare il verbo โsprigionateโ, a moโ di perentorie e brutali scosse.
Invero lโintero Vangelo secondo Marco รจ di per sรฉ uno scritto a โtinte fortiโ, deciso, diretto, essenziale, finanche ruvido e crudo: ad esempio, lโepisodio della cosiddetta โTrasfigurazioneโ (cf. Mc 9, 2-8 ยซFu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle cosรฌ biancheยป), o la narrazione della Passione e Morte, sono rese fortemente proprio con questi pungenti ed aspri caratteri.
Da rilevare comunque come, pur se estremamente conciso, lโestratto evangelico di questa domenica si articoli in โdue tempiโ: le cosiddette โtentazioni nel desertoโ (cf. Mc 1, 12-13) e โlโannuncio del Regnoโ (cf. Mc 1, 14-15).
Porgiamo alcuni cenni in merito al primo dei due, riportando interamente i versetti in questione ed analizzando un termine:
ยซE subito lo Spirito loย sospinseย (ekbรกllei) nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivanoยป.
Il verboย ek-bรกlloย (dato dalla preposizioneย ekย [esprime movimento di moto da luogo] + il tema verbaleย bรกlloย [ยซscagliareยป]) esprime tecnicamente un vero e proprio ยซscacciare/gettare via/respingereยป.
Rileviamo come questo verbo sia esattamente lo stesso adoperato da Gesรน per scacciare proprio il demonio (ยซGuarรฌ molti che erano affetti da varie malattie e scacciรฒ [exรฉbalen] molti demรฒni; [โฆ] E andรฒ per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando [ekbรกllon] i demรฒniยป โ Mc 1, 34.39).
Notiamo, poi, come il termine ยซdia-voloยป (in grecoย diรกbolos) sia espressione proprio di questo verbo, ovveroย diรกย (esprime idea di separazione) +ย bรกllo:ย diabรกllo, ovvero ยซgettarsi in mezzo/mettersi di traversoยป.
Possiamo quindi dire che quando nel Vangelo viene adoperato il verboย ek-balloย si fa riferimento ad un processo diย purificazione.
Ebbene:ย era forse Gesรน indemoniato? O addirittura: era Gesรน un demonio?

Domande di tal genere potrebbero scaturire anche per lโepisodio che ha immediatamente preceduto le tentazioni, ovvero il Battesimo nel Giordano.
Difatti aveva forse Gesรน bisogno di essere battezzato, ovvero di confessare i suoi peccati, di essere perdonato e di convertirsi (cf. Mc 1, 4-5)?
Gli stessi dubbi, invero, li ebbe proprio Giovanni Battista: ยซSono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?ยป. Ma Gesรน rispose: ยซLascia fare per ora, perchรฉ conviene che adempiamo ogni giustiziaยป (cf. Mt 3, 14-15).
Lโespressione ยซogni giustiziaยป intende ciรฒ che รจ giusto dinanzi al Signore, ovvero ciรฒ che lโuomo deve fare per obbedire a Dio e compiere il suo disegno di salvezza.
Tutto ciรฒ non รจ un discorso facile e, soprattutto, potrebbe essere molto fuorviante e fraintendibile.
ร per questo che, in tal caso, รจ bene cercare di rispondere con la stessa Parola di Dio.
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Scrive Paolo:
ยซColui che non aveva conosciuto peccato,ย Dio lo fece peccatoย in nostro favore, perchรฉ in lui noi potessimo diventare giustizia di Dioยป (2Cor 5, 21).
Interessante notare come lโespressione ยซDio lo fece peccatoยป sia decisamente rilevante, perchรฉ in essa si manifesta esattamenteย la piena Signoria di Dio, ovvero non esiste un โdio del beneโ e un โdio del maleโ in contrapposizione reciproca, poichรฉ solo il Signore รจ Dio. Ed essendo solo il Signore lโunico Dio,ย Egli solo รจ lโunico che possa pienamente disporre tanto del bene quanto del male; Egli solo ha il pieno controllo del bene e del male; Egli solo puรฒ usare il male, permettendolo (nella libertร ), per raggiungere il bene (ยซPer questo il Padre mi ama: perchรฉ io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo รจ il comando che ho ricevuto dal Padre mioยป โ Gv 10, 17-18).ย -La vicenda di Giuda Iscariota si incastra in tutta questa dinamica
โ ร in questa ottica che va collocato, ad esempio, lo โstranissimoโ caso del censimento di Israele ordinato da Davide, ovvero:ย chi incitรฒ Davide a fare il censimento?
In 2Sam 24, 1 si legge: ยซLโira del Signore si accese di nuovo contro Israele e incitรฒ Davide contro il popolo in questo modo: โSu, faโ il censimento dโIsraele e di Giudaโยป.
Ma lo stesso episodio รจ cosรฌ riportato in 1Cr 21, 1: ยซSatana insorse contro Israele e incitรฒ Davide a censire Israeleยป.
โ In questa ottica, poi, va collocataย la pronuncia di Davide con riguardo a Simei, quando questโultimo lo malediceva: ยซSe maledice, รจ perchรฉ il Signore gli ha detto: โMaledici Davide!โ. E chi potrร dire: โPerchรฉ fai cosรฌ?โ [โฆ] lasciatelo maledire, poichรฉ glielo ha ordinato il Signore. Forse il Signore guarderร la mia afflizione e mi renderร il bene in cambio della maledizione di oggiยป (cf. 2Sam 16, 10-12).
โ Ed รจ (anche) in questa ottica che va collocato il โfamigeratoโ: ยซnon ci indurre in tentazioneยป.
Dato atto di quanto, una brevissima nota a corollario.
Sulla croce Gesรน ha proclamato il Salmo 22 dicendo: ยซEloรฌ, Eloรฌ, lemร sabactร ni?ย โ Dio mio, Dio mio, perchรฉ mi hai abbandonato?ยป (cf. Mc 15, 34; Mt 27, 46).ย -Tecnicamente la pronuncia di Gesรน รจ con riguardo solamente al primo versetto del Salmo in questione, tuttavia citare lโinizio di un testo equivaleva a comprenderlo e recitarlo tutto
Lโesegesi di questa pronuncia richiede una profondissima analisi di tale Salmo. Tuttavia, traendo spunto da ciรฒ che abbiamo riferito nel nostro commento, una piccola riflessione puรฒ sorgere da questo unico versetto pronunciato dal Signore sulla croce.
Abbiamo detto che non esiste un โdio del beneโ contrapposto ad un โdio del maleโ, poichรฉ solo il Signore รจ Dio; sappiamo, quindi, che il male non รจ โatto di venerazione al dio del maleโ, bensรฌ รจ essere lontani dal Signore, รจ assenza del Signore; sappiamo, infine, che Gesรน, caricandosi della croce, si รจ caricato di tutto il male, ovvero ha accettato ed accolto su di sรฉ tutti i peccati (ยซEcco lโagnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!ยป โ Gv 1, 29).
ร molto interessante, quindi, poter riflettere sul fatto cheย sulla croce, carico di tutto il male del mondo, Gesรน vivesse in maniera profondissima e devastante lโincolmabile lontananza da Dio, la piena assenza di Dio (lโinferno), e quel ยซDio mio, Dio mio, perchรฉ mi hai abbandonato?ยป รจ dimostrazione di come il Signore si fosse fatto compiuto peccatoย (ยซร compiuto!ยป โ Gv 19, 30).
Ebbene, tutta questa analisi potrebbe cerare confusione e sgomento, lasciandoci qualche disordine di logicitร e comprensione.
Tuttavia, permettendoci una nota ironica, o curiosa, o forse, perchรฉ no, rilevante dal punto di vista esegetico, possiamo dire che in tutto questo โcaos esegeticoโ non siamo soli.
Difatti dopo il battesimo e le tentazioni, il Vangelo narra lโepisodio in cui Gesรน scaccia lo spirito impuro da un uomo nella sinagoga di Cafarnao (cf. Mc 1, 21-28). Ed รจ proprio lo spirito impuro che, rivolgendosi a Gesรน, dice: ยซChe vuoi da noi (letteralmente ยซCosa fra noi e teยป),ย Gesรน Nazareno?ย [โฆ] Io so chi tu sei: il santo di Dio!ยป.
In buona sostanza, lo spirito impuro รจ come se dicesse a Gesรน: ยซSi puรฒ sapere chi sei? Sei Dio eppure ti battezzi come un uomo peccatore? Sei Dio eppure lo Spirito ti scaccia nel deserto come un indemoniato o, peggio, come un demonio? Insomma, sei dei nostri oppure no?ยป (ยซร per mezzo di Beelzebรนl, capo dei demรฒni, che egli scaccia i demรฒniยป โ Lc 11, 15; cf. Mt 12, 24).
Il Signore Gesรน, invero, รจ ยซsegno di contraddizioneยป (Lc 1, 34), tuttavia รจ proprio gettando confusione che Saulo dimostrava che Gesรน รจ il Cristo (cf. At 9, 22).

