Commento al Vangelo del 7 Febbraio 2021 – don Giovanni Berti (don Gioba)

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La febbre del sabato pomeriggio

Eโ€™ un sabato quando Gesรน affronta una donna con la febbre, uscendo dal luogo della preghiera comune per entrare in quello della vita quotidiana.
Guardando piรน da vicino il brevissimo racconto di guarigione che Gesรน opera per la suocera di Pietro troviamo piccoli ma straordinari elementi che fanno pensare e possono anche โ€œguarireโ€ la nostra fede. Questa donna รจ costretta a letto, separata da tutti, incapace di svolgere il suo compito che รจ quello di accudire casa e ospiti. รˆ un giorno di sabato, e che secondo le numerosissime regole religiose del tempo (contro le quali come vediamo Gesรน si scaglia spesso) i malati non potevano essere curati, perchรฉ la cura era pur sempre un lavoro, cosa che non si poteva fare in quel giorno. La malattia, bisogna ricordarlo, a quel tempo era anche considerata una punizione divina, segno quindi di impuritร . Gesรน si avvicina (lui che poteva operare miracoli a distanza senza problemi), la prende per mano. Gesรน tocca questa donna, pronto anche a contagiarsi non tanto della sua febbre ma molto di piรน pronto a farsi considerare impuro anche lui che tocca una persona malata. Per Gesรน avvicinarsi e prendersi cura di chi รจ malato, qualsiasi sia la sua malattia, รจ il modo piรน bello per avvicinarsi a Dio e di rendere sacro non solo il giorno di sabato ma ogni giorno.

Gesรน risolleva fisicamente quella donna e le dona unโ€™esperienza vera di resurrezione casalinga sia fisica che spirituale (il verbo usato โ€œla fece alzareโ€ ai primi cristiani ricordava quello di Gesรน che si โ€œalzaโ€ dal suo sepolcro e vince la morteโ€ฆ). Dio agisce in casa, dentro la vita delle persone, dentro le esperienze quotidiane di sofferenza, malattia e peccato.

Il fatto che immediatamente la donna si metta a servire, puรฒ sembrare una forzatura nel racconto, e sembra quasi che la donna venga sfruttata subito per le esigenze del gruppo. Il brano, che va letto come racconto di fatti reali ma sempre mediati dai ricordi e dallโ€™intento di insegnare, ci racconta di una abilitร  e di una dignitร  restituita dallโ€™incontro con Gesรน. La donna non รจ solo guarita fisicamente, ma รจ guarita socialmente, non รจ piรน un inutile oggetto da commiserare in un angolo, ma protagonista della scena!

La resurrezione entra nella vita concreta quando restituisce a tutti nella comunitร  e nella societร  un posto, un valore e riconoscimento. Nessuno non serve! Nessuno รจ inutile!
Nella brevitร  del racconto, lโ€™evangelista Marco non tralascia di sottolineare che Gesรน arriva accanto a questa donna malata perchรฉ โ€œโ€ฆsubito gli parlarono di leiโ€. Ecco una bellissima immagine della comunitร  cristiana e anche sociale! Colui che รจ malato, povero e sofferente non rimane ai margini degli interessi di chi sta bene e produce. Il disinteresse distrugge la comunitร  umana e nega la Chiesa. La comunitร  si prende carico di chi sta male e che rimane spesso nascosto negli angoli della casa comune. La donna inizia ad essere guarita infatti da quel ponte creato dai discepoli tra Gesรน e il suo letto.

Lโ€™altra sera meditando insieme questo brano del Vangelo, qualcuno dei presenti allโ€™incontro on-line, ha provato a fare ipotesi sul tipo di febbre di questa suocera di Pietro. Nellโ€™immediato mi รจ sembrata una questione davvero secondaria quella di andare ad indagare che tipo di febbre fosse, come se il vangelo ci fornisse la sua cartella clinica. Perรฒ, pensandoci bene, non รจ cosรฌ secondario provare ad indagare sulla malattia che ha delle conseguenze gravi per quella donna.

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Proprio stamattina un uomo in visita alla chiesa mi confidava le sue difficoltร  di questi tempi. Mi ha detto: โ€œAi tempi di mio padre si lavorava di piรน ma si dormiva meglio, oggi io lavoro meno ma dormo anche meno e sono preso dalle preoccupazioniโ€. รˆ sicuramente anche questa una febbre esistenziale e spirituale della quale soffrono in tanti e forse in alcuni momenti tutti noi. รˆ la febbre delle preoccupazioni, delle ansie di prestazione nella nostra societร , la febbre dei conflitti personali, famigliari e socialiโ€ฆ Se il termoscanner (che abbiamo imparato a conoscere bene in questo tempo) sulla fronte segna la temperatura giusta del corpo, quello puntato sul nostro cuore magari rivela temperature alte di preoccupazioni o addirittura il gelo per il poco amore e la solitudine.

Non possiamo quindi fare a meno di interessarci di queste febbri personali e spirituali di chi vive nella nostra casa comunitaria, sociale e anche mondiale. Come gli apostoli hanno a cuore la salute della suocera di Pietro, cosรฌ anche noi dobbiamo prendere a cuore di come stanno gli altri, e giร  in questo iniziare la loro guarigione. E anche la nostraโ€ฆ


Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)

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