“Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autoritร , e non come gli scribi”.
Oggi come allora, le parole di Gesรน sono attraenti perchรฉ sono autentiche, cioรจ sono sentite e vissute. In noi nasce il desiderio di seguirLo perchรฉ il cuore cerca sempre la Veritร . Questo spiega come mai non siamo felici quando pecchiamo o quando sembra che non ci manchi nulla, ma anche il piacere che proviamo quando ascoltiamo qualcuno – dai sacerdoti ai laici – il quale ci lascia qualcosa in piรน che semplici belle parole.
E di noi cosa potremmo dire, se ci guardassimo dall’esterno? Vedremmo coerenza tra le parole e i fatti, oppure noteremmo una certa somiglianza con gli scribi e con i farisei? ร significativo vedere come i fatti raccontati dal Vangelo di oggi si svolgano nella sinagoga e non altrove e che sia il demonio a riconoscere Gesรน. Come a voler dire che non basta andare a Messa la domenica per dirsi cristiani e che la Chiesa – quindi noi – necessita di convertirsi partendo innanzitutto da se stessa, dal proprio cuore.
Quante volte ci allontaniamo dal Signore o non capiamo ciรฒ che vuole dirci perchรฉ abbiamo chiuso, indurito il nostro cuore. ร vero, spesso sono i fatti della nostra vita a causare questa chiusura e questo indurimento. Ma se pensiamo ai santi (San Massimiliano Kolbe, Santa Maria Goretti e tantissimi altri), capiamo che non possiamo essere da meno.
La loro santitร non รจ stata la causa di ciรฒ che sono, ma l’effetto del loro sguardo sempre puntato su Gesรน. Fissare lo sguardo su Gesรน e desiderare di essere simili a Lui: questo ci rende credibili. Non come gli scribi di ieri e i bigotti di oggi.
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AUTORE: Fabrizio Francesco Campus
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