Il 2 ottobre 1974, in occasione di un celebre discorso, San Paolo VI affermรฒ: โLโuomo contemporaneo ascolta piรน volentieri i testimoni che i maestri o, se ascolta i maestri, รจ perchรฉ sono dei testimoniโ. Queste parole del grande Papa ci sono di grande aiuto nellโavviare il commento alla pagina evangelica di questa domenica. Perchรจ lโinsegnamento di Gesรน era cosรฌ incisivo, cosรฌ stupefacente? Marco nella sua narrazione sottolinea come esso fosse differente da quello degli scribi.
Nonostante la loro conoscenza ed erudizione, gli scribi mancavano dellโingrediente fondamentale dellโinsegnamento di Gesรน, la sua exousia, ovvero la sua โautoritร โ. La sua persona, la sua identitร divino-umana, non dร spazio nel Figlio di Dio ad alcuna cesura tra quello che dice e quello che fa, tra la sua dottrina e il suo agire. Egli non รจ come i saggi delle culture umane, portatori di un messaggio che, seppur valido, resta un accidente esterno alla loro persona. In Gesรน persona e messaggio coincidono!
Quello che nel Figlio di Dio รจ un fatto teologico, dovuto alla sua identitร divino-umana, in noi suoi discepoli diviene unโesortazione ad accorciare la distanza fra il dire e il fare, tra il credere e lโagire. Quando, con la sua grazia, riusciamo ad accorciare questa distanza, si realizza in noi una maggiore coincidenza fra insegnamento e testimonianza, facendo sรฌ che anche noi possiamo diventare maestri-testimoni per i nostri fratelli. Questa forza dellโautoritร -autorevolezza di Gesรน ha un effetto sullo spirito del male, il diavolo, colui che รจ il divisore per vocazione. Satana, che vince dividendo gli uomini e, peggio, il cuore degli uomini fra ciรฒ che credono e ciรฒ che praticano, non puรฒ resistere al potere di Gesรน e inizia ad alzare la voce, a fare rumore, a voler suggestionare e spaventare.
Lo spirito impuro, che si nasconde nella vita di questo uomo, riconoscendo la divinitร di Gesรน, si sente smascherato e non puรฒ sopportarne la presenza e lโinsegnamento! Non ci puรฒ essere nulla in comune fra Dio e il male. Siamo messi di fronte ad una dinamica tipica della vita cristiana: ossia la forza vittoriosa della persona di Gesรน, della sua Parola e della sua dottrina contro lo spirito del male. La meditazione della Parola, il suo annuncio, la testimonianza, hanno in sรฉ stessi la potenza di esorcizzare lo spirito del male in questo mondo. Il riconoscimento dellโidentitร di Gesรน come โsanto di Dioโ operato dal maligno, tuttavia, non รจ finalizzato a rendere gloria a Dio, ma vuole confondere i presenti, offrendo loro unโimmagine soltanto parziale del Maestro.
ร il colpo di coda del demonio: egli tenta di creare confusione dicendo qualcosa su Dio. Se รจ vero, infatti, che Gesรน รจ il Santo di Dio, il momento della sua piena manifestazione non รจ ancora giunto, per questo Gesรน gli impone di tacere. Nel suo disegno, la piena rivelazione ci sarร in un momento ben preciso, quello dellโofferta della sua vita sulla croce. Lo stratagemma letterario secondo cui nel Vangelo di Marco a piรน riprese Gesรน non vuole che venga rivelata la sua identitร , รจ stato definito dagli studiosi come il โsegreto messianicoโ e troverร il suo svelamento solo sotto la croce, quando il centurione, subito dopo la morte, ne riconosce lโidentitร : โDavvero questโuomo era Figlio di Dio!โ (Mc 15,39). Prima dellโora dellโofferta totale della vita, ogni segno compiuto da Gesรน ed ogni parola da lui espressa, non sono ancora sufficienti a manifestarne pienamente la sua identitร e missione.
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