don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 22 Gennaio 2021

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Accogliere la pagina evangelica di questo giorno significa accettare che il Signore scommetta di nuovo su di noi pur consapevoli di non essere allโ€™altezza del compito affidatoci.

Questa offerta non รจ frutto di non avvedutezza. Anzi. Lc dirร  che Gesรน passato tutta la notte in orazione: cioรจ, lui per primo si รจ posto in atteggiamento di discernimento e nonostante la nostra inadeguatezza rinnova lโ€™offerta di essere suoi inviati. Mc attesta che chiamรฒ a se quelli che egli volle, cioรจ quelli che portava nel cuore. Ciascuno di noi portato nel suo cuore: questa รจ la consapevolezza che deve abitarci nei giorni del nostro andare. Non cโ€™รจ in noi qualche qualitร  o attrattiva che determini questa scelta: semplicemente ci ha voluti lui e ci ha scelti. In quel gruppo cโ€™era posto anche per Giuda, segno per eccellenza di chi vive autocentrato. Ma non cโ€™รจ nessun determinismo: anche a Giuda รจ offerta la possibilitร  di raccordarsi sui passi del Maestro.

Il Vangelo รจ affidato alle nostre deboli mani, le mani di chiunque.

Chiamรฒ a sรฉ: non indica soltanto lโ€™andare fisicamente verso qualcuno ma mettersi dalla parte di uno, stare con qualcuno. E, infatti, la chiamata dei dodici ha come prima motivazione quella di โ€œstare con il Signoreโ€. Non puรฒ portare la lieta novella e scacciare il male chi non ha piantato la sua tenda accanto al Signore. Prima che a lavorare per lui, chiama allโ€™amicizia con lui, alla condivisione della sua vita, dei suoi desideri, dei suoi progetti, per non correre il rischio del fratello maggiore di Lc 15, quello di stare con il padre da servo e non da figlio.

Solo la fantasia di Dio poteva intravedere in quei dodici uomini il materiale prezioso mediante il quale perpetuare lโ€™opera del Figlio di Dio. Solo lui poteva mettere insieme uomini cosรฌ diversi per professione, per cultura, per esperienza religiosa, per sensibilitร  politica. Solo lui poteva addirittura inserire in quella strana compagnia persino colui che lo avrebbe tradito. Se รจ vero, come attesta Lc, che tutto questo รจ frutto di un lungo discernimento, beh, verrebbe da dire che persino il Signore ha preso delle cantonate. E invece no. Perchรฉ? Perchรฉ il criterio della scelta non รจ lโ€™amabilitร  di ognuno ma la disponibilitร  di ognuno a lasciarsi amare. Allora non importa la storia da cui tu provieni: egli crede che non cโ€™รจ nessun determinismo nella nostra vita. Il criterio della scelta non รจ il pedigree di cui vantarsi ma la disponibilitร  a stare con il Signore nonostante la propria fragilitร . Pietro, pur con tutte le sue fatiche e resistenze ci riuscirร , per Giuda, invece, risulterร  impossibile.

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Chiamรฒ a sรฉ, commenterร  stupendamente papa Benedetto, non quelli che lo desideravano, ma quelli che egli volle. Il loro nome era stato pronunciato senza domandar pareri: lasciarsi fare, questo doveva essere il criterio, lasciarsi fare persino mediante quel materiale di scarto che sembrerร  essere non solo la costitutiva fragilitร  ma addirittura il loro peccato.

Un giorno non lontano, delusi per come erano andate le cose in quel drammatico venerdรฌ di Gerusalemme, proveranno a tornare alle loro occupazioni solite. Egli si farร  ritrovare e riconoscere proprio nel cuore di quella delusione mentre rinnoverร  ancora una volta la fiducia degli inizi.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM

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